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domenica 14 febbraio 2016

NESSUNO É PERFETTO...

Era Giuseppe, ora é Vittoria

Negli anni della rivoluzione culturale  della donna, le femministe sostenevano che era l'ora di ribellarsi al concetto della donna oggetto, della donna sottomessa, della donna come icona della sessualitá.
Secondo i canoni del femminismo era necessario progredire per raggiungere i livelli di civiltá delle donne del Nord Europa, autentica espressione della rivendicazione sociale del cosiddetto gentil sesso.
Ricordo che in tutta Italia si alternavano sfilate quasi allegoriche di donne che urlavano:"l'utero é mio e me lo gestisco io" oppure :"non piú puttane, non piú madonne, ma finalmente donne".
Era l'epoca di Adele Faccio, la pasionaria radicale degli anni 70, era l'epoca dei digiuni di Pannella (che peraltro, nonostante l'etá avanzata, continuano ancora oggi), era l'epoca della Bonino e di chi come loro sostenevano l'autodeterminazione della donna.


Da allora ne é passata acqua sotto i ponti, tant'é che la piú vecchia professione del mondo, quella rappresentata da chi vendeva il proprio corpo per soldi si é trasformata in un'altra professione, quella di chi la dá via gratis, richiedendo come compenso soltanto un semplice rimborso spese(fosse vero !!!)...in pratica si é passati dalle volgari puttane alle piú eleganti escort , detto tra di noi, sono cambiati gli appellativi, ma la musica é rimasta la stessa.
La legge Merlin, il cui nome é quello di chi l'ha partorita si é dimostrata nel tempo un vero fallimento, cioé meglio le case chiuse, gestite onestamente, che la libertá sessuale rivelatasi un troiaio senza limiti, caratterizzato peraltro dallo spettro delle malattie veneree.
Ma guai a parlare del ripristino delle adorabili casette, pitturate di rosa, imbottite al loro interno da arazzi di color rosso cardinale trapuntati con effigi osées  da divani e poltrone  in velluto bianco, cosí come i tendaggi stile impero per rendere l'ambiente un contrasto di colori spumeggianti. 
Le "escort" di oggi sono in pratica delle signore a luci rosse, che nulla hanno di diverso dalle protagoniste di film hard in cui si mostrano arrapate spompinatrici di altrettanti cazzi da record.


Al proposito ricordo che esiste la pubblicitá dedicata ai maschietti che aspirino ad allungarsi il pene, per cui chi volesse partecipare a qualche cast per essere protagonista maschile di un Hard film sarebbe meglio che provvedesse in anticipo a farsi l'operazione...
Ebbene perché questi sproloqui che sembrano pane per i denti di un anziano?
Perché sembra che tutto sia ritornato alle origini...come dire che esiste la nemesi storica per certe cose che sembravano definitive (tipo l'impero romano per esempio).
Oggi le persone normali le quali, se fosse dipeso da loro, avrebbero mantenuto lo status quo, si stanno indignanodo di fronte alle strade ricolme di "escort" di tutti i colori dell'arcobaleno(piú coerentemente meretrici alla ricerca spasmodica di uno stipendio da senatore), si stupiscono di constatare che le donne musulmane sono ancora considerate inferiori rispetto all'uomo, anzi non hanno neppure diritto di parola, si incazzano nel sentire certe stronzate proferite da donne in carriera come la Boldrini o le donne di sinistra in generale(Cirinná in testa).
Se infatti queste rappresentanti del genere femminile osannano il multiculturalismo, accettando di definire risorsa la presenza migratoria nel nostro Paese di islamici sostenitori della sharía , c'é da chiedersi che fine hanno fatto le femministe che manifestavano in piazza contro l'usa e getta della donna?
D'altra parte le unioni civili cosí auspicate come si inseriscono nell'universo degli IMAM che invece nei Paesi musulmani vietano ogni rapporto omosessuale?
Mi verrebbe voglia di sapere se gli IMAM delle moschee esistenti in Italia siano stati informati che il Parlamento sta per approvare la legge Cirinná cosí contraria al corano...ahahahahahah.
Inoltre per quanto riguarda la parte relativa alle adozioni gay , parte che tende a nascondere l'oggetto vero del contendere, perché reiterare lo stesso errore giá commesso in passato  da pressocché tutti gli altri Paesi europei?
Questi Paesi cosí avanzati sono gli stessi che stanno facendo marcia indietro su alcuni concetti fondamentali, tra cui proprio quelli relativi alle adozioni (naturalmente c'é chi stende un velo pietoso e copre la veritá non facendone menzione).
In definitiva mi chiedo : ma quale sará il futuro degli etero? mi sembra che stiamo diventando servi sciocchi del potere gay, quasi che la societá fosse costruita su fondamenti omosessuali , in cui gli etero sono soltanto una eccezione a conferma della regola.
Se pensate che persino Sanremo é divenuta una trasmissione per pubblicizzare la libertá sessuale tra partners dello stesso sesso, é chiaro che gli etero non sono altro che una dimensione obsoleta...presto avremo una societá composta di gay, lesbiche, transessuali e quant'altro...allora mi sa che neppure le case chiuse serviranno piú...C'É GIÁ PRONTA INTERNET A SOSTITUIRLE, basterá postare, come si faceva una volta sulla carta stampata, AAA cercasi "Una come Vittoria Schisano (ex trans)" ora donna a tutti gli effetti (dopo l'operazione) ritratta sulla cover di Play Boy...ragazzi,  robe da esclamare CHE PEZZO DI FIGA se si guarda la fotografia della copertina. 
Quando non c'é neppure piú la certezza di riconoscere di che sesso siamo...l'unico modo per rinfrancarsi é pensare che davvero NESSUNO É PERFETTO !!!In tal modo anche chi sostiene che in fondo un buco é un buco sia che sia davanti che di dietro sará finalmente appagato rispetto a noi omofobi, fascisti razzisti e sessisti.


sabato 6 febbraio 2016

SIAMO TUTTI ITALIOTI...DA STRAPAZZO

Purtroppo sí, siamo tutti italioti da strapazzo, vuoi per il nostro ambiguo comportamento, vuoi perché é molto piú comodo puntare il dito sugli altri invece di ammettere di essere colpevoli.
Ci sono montagne di prove al riguardo, come vi sono montagne di rifiuti che nessuno si é mai preoccupato di smaltire correttamente.
Di qui comincia il calvario della nostra terra, quella che ci ha dato i natali, che ci ha permesso di crescere, che ci ha affascinato con i suoi ritratti naturali, le sue bellezze inimitabili, luoghi senza tempo simili a tele dipinte dall'ineguagliabile bravura di un solo grande pittore .
Noi, sebbene consapevoli delle conseguenze che ne sarebbero derivate, non abbiamo avuto scrupoli nell'inquinare ogni angolo , ogni squarcio caratteristico della nostra Patria, rendendola fragile, deturpandola, avvelenandola.
Che comoditá gettare i mozziconi di sigaretta per terra, che gioia incontenibile trasformare ogni lembo di verde in una piccola discarica, che visione idilliaca abbandonare i rifiuti tossici  laddove per secoli piante e fiori avevano dettato le loro necessarie leggi di sopravvivenza del verde.
Che sballo incenerire boschi e foreste, scavare solchi pregiudicando le falde acquifere, la ricrescita di fenomeni botanici in via d'estinzione, riempire di cemento ettari di terreno, costruire palazzi ed opere fattiscenti distruggendo per sempre il faticoso lavoro di riedificazione che la natura esegue per ripristinare gli equilibri geoterritoriali.
Abbiamo sacrificato l'incontaminazione per fare spazio al progresso, impadronendoci della ricchezza rappresentata dal territorio per impoverire i fenomeni di riproduzione naturale del sistema idrogeografico; abbiamo sacrificato la nostra cultura, le nostre tradizioni, gli usi e costumi per favorire ció che abbiamo chiamato sviluppo.
Quanti problemi sono scaturiti per effetto delle nostre scelte sbagliate, del nostro uso improprio delle nostre scoperte, a cominciare dai veleni che abbiamo usato per sconfiggere i parassti, veleni che hanno compromesso la nostra stessa vita.
Ora ci lamentiamo del disastro consapevole che abbiamo costruito noi stessi, una sorta di suicidio collettivo lento ma inesorabile.

Abbiamo reso non potabili le chiare e dolci acque delle sorgenti montane, abbiamo involgarito ogni forma di tutela ambientale rendendola inutile, abbiamo riempito di polveri sottili l'aria che respiriamo, costretti ad aspettare la pioggia per ridurre il tenore dello smog.
Siamo stati causa di malattie esotiche, di scabbia, del ritorno di epidemie sconfitte da tempo, del riaccendersi di infezioni polmonari tra cui la tubercolosi grazie al buonismo di alcuni che hanno difeso gli immigrati dicendo che sarebbero stati una risorsa umana per la nostra terra e per la nostra gente.


Siamo persino costretti a ricorrere ai contraccettivi ed all'aborto per evitare che le donne incinte rischino di avere figli con malformazioni cerebrali tipo la microcefalea, sempre grazie alla tolleranza umanitaria ed all'accoglienza.
Di fronte a tutto ció mi chiedo se valga ancora la pena scaldarsi tanto, se sia davvero necessario prestare orecchio ai politici di colore rossiccio o rosa che infestano il parlamento con il loro fiato puzzolente .
La sinistra ha dimostrato tutta la sua inutilitá, perché é responsabile vieppiú di questo tracollo verticale, a cui i boccaloni della prima ora hanno dato seguito.
Ma siamo responsabili tutti, anche noi che abbiamo scelto di militare sempre dall'altra parte rispetto alle teorie comuniste, a baffetto o a baffone.
Anche noi, dicevo... siamo responsabili del degrado, perché ci siamo lasciati prendere dalla pigrizia mentale, ci siamo accontentati di vivere qualche anno di gloria, lasciando che la barca affondasse.
Anche noi abbiamo dato fiducia a personaggi corrotti, a faccendieri, a criminali travestiti che collaboravano col nemico pur di mettere in tasca gli piccioli.
Non ci resta che una sana rivoluzione, un governo autoritario che punisca chi sgarra, che sbatta in prigione chi trasgredisce, chi delinque, chi sfregia le regole riducendole a pappa per i porci.
Un governo che chiuda le frontiere, che rimpatrii tutti coloro che hanno approfittato dell'anarchia del nostro Paese per insediarsi e mettere in discussione la nostra sicurezza, che penalizzi chi vuole distruggere la nostra cultura, che ci faccia tornare indietro per ricominciare, visto che soltanto ricominciando da zero potremo sperare in una nuova ragione di vita.
Io sono troppo vecchio per riprendere il bastone in mano, ma sono certo che c'é chi é in grado di farlo: l'ultima spiaggia prima che il nostro Paese affondi nel fango.