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sabato 22 giugno 2013

SIAMO TUTTI PROFESSORI...


Armido Chiattone

Giá , sto prendendo atto che ben poche persone leggono i miei post , quasi che fossero inutili panegirici da cestinare .

Invece sono migliaia e forse milioni le persone che leggono il blog di Grillo , che consultano il suo pensiero , come se fosse il pensiero di un taumaturgo , l'apice della veritá .
nessuno peró si preoccupa di sapere che cosa avviene nell'ombra , dove vanno a finire le mazzette di euro di pubblicitá recuperati ogni volta che qualcuno clicca e legge .
Nel mio caso non ci sono pubblicitá , non c'é denaro che circola , non ci sono compensi che coprono la quotidiana fatica di scrivere : c'é soltanto la passione .
Ma a nessuno gliene frega niente ; é piú credibile chi sfrutta la nostra curiositá dall'alto della fama accumulata nel tempo , proprio come Grillo(ex comico) Di Pietro(ex magistrato), Concia(ex parlamentare impegnata nella difesa degli omosessuali) oppure uomini che hanno segnato la nostra vita a forza di calci nel culo ricevuti da qualche santone...nel mucchio si distinguono economisti di facciata , giornalisti che hanno acquisito potere perché "contro" come Travaglio o Santoro , tutti professori , con le risposte pronte e la capacitá di utilizzare la credulitá popolare .
A proposito della Concia vorrei sottolineare che gli omosessuali nel nostro Paese sono piú che tollerati , direi quasi preferiti agli etero , considerati i posti di comando che occupano in tanti settori della nostra economia , nello spettacolo e nella Chiesa , con risultati peraltro discutibili .
Vogliamo piantarla di esaltare tutti i santi giorni la diversitá come emblema di serietá , come se fosse un pregio che fa scattare credenziali maggiori ?
Noi cittadini puri di cuore restiamo al palo , perché siamo davvero incorruttibili , siamo davvero difensori della legalitá , della sicurezza , della cultura del nostro Paese .
Basta che un soggetto di colore (proveniente magari dall'Uganda Urundi) tiri una scoreggia un po' piú forte del previsto per essere fatto o fatta ministro , un bel passo avanti per chi non é  riuscito neppure a gestire la propria identitá nella sua terra .
Questo non é razzismo come qualcuno vorrebbe far apparire per nascondersi dietro il solito dito , é giusta osservazione di ció che capita nella nostra povera Italia .
Non ho certo problemi di razza o di pelle , cerco soltanto di evidenziare che un cittadino nato e cresciuto in Italia , con usi e costumi italiani , con abitudini italiane , padrone della lingua , deve avere maggiore attenzione da parte dei suoi concittadini e dello Stato , rispetto a chi in Italia c'é venuto per usufruire dei vantaggi di una  democrazia senza limiti .
Sono stufo di sentirmi relegato in un cantuccio , dopo aver cercato con ogni mezzo di testimoniare la mia esperienza in materia economica , di sostenere idee giuste e semplici che potrebbero andare bene a tutti quanti , di destra , di sinistra e di centro .
Cari professori della Bocconi , cari baroni dell'universitá , cari detentori della cultura...avete avuto modo di spaziare per anni senza concludere nulla di positivo , non vi sembra giunto il momento di fare un passo indietro ?
Tenete conto che se non lo farete , prima o poi ci sará qualcuno che ve lo fará fare...perché la pazienza ha un limite!!! 

giovedì 20 giugno 2013

LA GIUSTIZIA DEI GIUSTIZIERI...


Armido Chiattone

Mi sono sempre chiesto quale fosse la funzione della giustizia , visto che la maggior parte dei mariuoli sono fuori , visto che la collusione tra le parti in causa coinvolge via via elementi dello Stato , uomini di legge , soggetti che militano nelle forze dell'ordine , magistrati , giudici etc...etc...
In questo quadro non vedo che cosa ci sia da stupirsi se la Corte Costituzionale recita lo stesso copione degli altri ; di certo non ci sono molti fra Cristoforo capaci di puntare il dito sull'Innominato di chiara lettura manzoniana , né ci sono le noci di Fra Galdino da raccogliere...ci sono invece gli untori , i bubboni della peste che maturano al sole squagliandosi e mostrando il "pus" che esce puzzolente piú che mai , ricco di batteri che inquinano a macchia d'olio la povera gente innocente , indifesa , incapace di reagire , sola o gestita da azzeccagarbugli miliardari ben contenti di fare i protagonisti .
Direi che la giustizia italiana o europea é una specie di passerella dove politici , magistrati d'assalto , avvocati e quant'altro ci sguazzano , misurandosi in contese infinite dove chi ha ragione alla fine muore prima di conoscere il verdetto .
La risposta alla mia domanda é dunque questa : la giustizia é un'ipotesi aleatoria senza confini , una mantide religiosa , una vera e propria arena per i cristiani dilaniati dai leoni , a cui viene tolta la dignitá di uomini .
Il caso Berlusconi é un caso eclatante , perché il soggetto rappresenta un peso politico non comune , ma quanti Berlusconi , senza chiamarsi Silvio , sono vittime di pareri assurdi , fuori dalle righe , inutili e dannosi quanto improbabili . 
Che differenza c'é tra la lobby della Mafia e le lobbys (plurale perché sono tante) della giustizia ? Se é vero , come é vero che le sentenze vengono ribaltate da una stagione all'altra , allora significa che le angolazioni con cui si osserva un processo e lo si definisce sono molteplici , cioé che la giustizia non é una , ma trina in funzione dei presupposti di base sui quali si fonda un giudizio...in questo caso come si fa a dire che il primo collegio giudicante é stato superficiale e che invece l'ultimo che ha cantato le sue litanie é quello che ha individuato la veritá assoluta ?
La giustizia dei giustizieri sommari é la cornice del quadro in cui il pittore ha voluto nascondere la propria identitá , lasciando ai commenti della folla o alle opinioni  l'incombenza di scrivere il finale .
Di fronte a codesta violazione del codice di onore di ciascuno di noi , emerge una realtá indiscutibile : l'inutilitá di un apparato che é costituito da parti politiche .
La consulta dovrebbe essere costituita da una giuria popolare , dove accusa e difesa si confrontano alla pari , per far prevalere la propria tesi...condannando od assolvendo la persona inquisita una volta per tutte .
Una americanata necessaria per abbattere il muro della ingiustizia , un muro di gomma in cui rimbalzano tutti i diritti dettati da una costituzione che fa acqua da ogni parte .
Rimane un problema : la corte costituzionale é in grado di stabilire se e quando il legittimo impedimento non é applicabile ?
A mio parere la Corte Costituzionale ha soltanto l'obbligo di prenderne atto , rispettando il ruolo del Presidente del Consiglio , fintanto che é in carica...e dire che per decidere su tale questione si sono spesi soldi dei contribuenti , ci sono voluti giorni di impegno quasi paranoico...ecco il problema...siamo ancora tutti sani di mente o ci manca qualche giovedí ?

PARLANDO DI RIFIUTI...


Armido Chiattone

Ho letto il post di Roberto Colosimo , ottimo amico e persona competente in materia ; ho pensato che sarebbe stato positivo sottoporlo alla attenzione dei lettori del Blog .




Sto pensando alle stupidaggini che la stampa, la TV e i cosiddetti ambientalisti diffondono sul problema dei rifiuti; come esperto del settore voglio cercare di ristabilire la verità in queste poche righe. Prima di tutto sono stato lieto di sentire, finalmente, che l'Europa ha stabilito che i rifiuti devono essere considerati una risorsa e non un fastidio da eliminare con qualsiasi mezzo. Sono convinto che sarà arduo farlo capire nel nostro paese, dove il problema, che è serio e grave, è trattato da dilettanti e da incompetenti, ma prima o poi ci si dovrà arrivare. E veniamo al dunque. Il problema dei rifiuti solidi, sia urbani (RSU) che industriali (RSI), non ha una sola soluzione nè lo potrebbe; la massa raccolta è infatti costituita dalle materie più diverse; per semplificare si parla di "secco" e di "umido". Del secco fanno parte diversi materiali riutilizzabili, le cosiddette materie seconde: ferro, materie plastiche, carta, vetro, metalli non ferrosi, batterie esaurite ed altri materiali inutilizzabili, come i calcinacci; globalmente si tratta del 50 % in volume, tutti questi materiali si possono recuperare con la raccolta differenziata. Ma la raccolta differenziata è efficace soltanto se a valle di essa ci sono degli utilizzatori dei materiali raccolti; spesso questi o non ci sono o non sono capaci di utilizzarli tutti. Il problema è gravissimo nelle grandi e medie città, dove la raccolta differenziata è al massimo del 35 %, mentre nei piccoli centri la raccolta riesce ad arrivare anche all'80 %. Ma fermiamoci un momento a pensare cosa vuol dire tutto ciò: qualunque sia la percentuale di raccolta differenziata, che non arriva mai al 100 %, che fine fanno i materiali non recuperati ? La tragica risposta è il conferimento a discarica, con la conseguente necessità di reperirne i siti, cosa che cozza sempre contro la pubblica opinione e che la debolezza delle autorità politiche riesce solo ad aggravare. Le discariche sono quindi una necessità, anche se l'obiettivo deve essere quello di ridurle al minimo indispensabile. La normativa italiana prescrive per le discariche la impermeabilizzazione assoluta di fondo e pareti mediante schermi di argilla dello spessore di un metro, onde evitare problemi per le falde idriche locali. A questo proposito, come esempio delle corbellerie che si dicono, alcuni comitati locali hanno proclamato che le discariche sono tossiche perchè produrrebbero diossina; ovviamente ignorano o fingono di ignorare che la diossina è un gas che si forma per la combustione di materie clorurate (ad esempio il PVC) alla temperatura di 900 gradi. Ma lasciamo gli asini a ragliare; lo hanno sempre fatto e lo faranno sempre. Abbiamo visto due provvedimenti per i rifiuti, la raccolta differenziata e le discariche; l'una non può fare a meno dell'altro. Resta da vedere cosa fare dell'altro 50 % dei rifiuti, ossia dell'"umido", costituito dalle sostanze organiche (scarti alimentari, residui dei mercati etc.). Queste sostanze possono essere trattate per ricavarne CDR (combustibile da rifiuti) per alimentare i termovalorizzatori. A questo proposito si deve notare che molti li chiamano "inceneritori" e pensano che brucino i rifiuti tal quali; niente di più falso: i termovalorizzatori bruciano CDR e producono energia, e i loro fumi vengono fatti passare attraverso tre diversi sistemi di filtrazione prima dell'immissione in atmosfera: non si sono mai riscontrati inconvenienti. Un altro tipo di trattamento delle sostanze organiche è la "digestione anaerobica"; quelle sostanze, addizionate con acqua, vengono immesse in contenitori chiusi, e ad opera dei batteri che vivono fuori del contatto dell'aria (batteri anaerobi) vengono biodegradati con produzione di gas biologico contenente circa il 60 % di metano. Questo gas viene fatto passare attraverso dei gruppi elettrogeni, e se ne ricava energia elettrica e calore. Questo tipo di trattamento richiede notevoli superfici e gestione da parte di personale specializzato; è più costoso della termovalorizzazione.
Altro tipo di trattamento è la produzione di compost; trattando l'umido per via aerobica, con una costante immissione d'aria in pressione, questo si converte in un materiale utilizzabile come ammendante (ricostituente dell'humus) in agricoltura; il fatto però che non si tratti di un concime e che la sua composizione è estremamente variabile lo rende poco apprezzato dagli agricoltori, specie in un momento di crisi come quello attuale. Chiedo venia ai miei amici per lo sproloquio, ma l'ho ritenuto necessario dato che dilettanti, giornalisti, TV e incompetenti diffondono notizia assolutamente false.

mercoledì 19 giugno 2013

IMMAGINA...PUOI

Armido Chiattone
Spesso la pubblicitá applicata ad altre funzioni meno superficiali dá un risultato insperato e ci mette in condizione di riassumere in due parole un concetto ampio ed articolato .
É il caso del sistema politico , cosí complicato da non lasciare troppo spazio alla identificazione del nuovo..."il nuovo" é , come si suol dire , il frutto della rinuncia del "vecchio" , ma puó nascere soltanto se il "vecchio" é d'accordo...ve lo immaginate voi il "vecchio" che aderisce ad un programma che lo vede esautorato del suo potere: io non ci riesco...eppure "IMMAGINA...PUOI" se la fantasia ti accompagna e se , con una buona dose di illusione , riesci a pensare anche soluzioni che in veritá sono inapplicabili .
Il sistema é una abitudine , é un uso , un costume consolidato nel tempo , come tutto ció che gli ruota intorno , compresi disonestá , corruzione , nepotismo ,  abuso , ingiustizia e chi piú ne ha piú ne metta...in pratica i mariuoli , per non chiamarli delinquenti , finiscono con l'essere piú tutelati della gente onesta , sennó a che servirebbe la giustizia quando non fosse capace di far assolvere i criminali ?
Il popolo puó pensarla come vuole , puó protestare , puó infierire bruciando i cassonetti della spazzatura oppure demolendo le vetrine di banche e negozi , ma il problema rimarrá fintanto che la coscienza civile non emergerá dal buio tunnel delle anomalie sociali .
La veritá é che anche il nuovo , se non si aggiorna costentemente , finisce col diventare vecchio , mentre é convinto di rappresentare rinnovate stagioni politiche...é il caso di Renzi , di Alfano , del M5S e di tutti quelli che ritengono di aver spezzato l'incantesimo .
Ci fosse ancora Montanelli consiglierebbe a Travaglio e a Grillo di stare zitti un momento e di osservare con estrema cautela l'avvicendarsi delle novitá...Lui che aveva capito quanto fosse marcio il sistema ebbe il coraggio di scrollarsi le spalle dalle finte emozioni e definí il mondo una grande cloaca dove finiscono gli escrementi di tutti , compresi quelli che appaiono pervasi dal buon senso ; eh sí , perché é di buon senso che manchiamo , usiamo due pesi e due misure , cercando di tirare l'acqua al nostro mulino...basti osservare come le categorie sociali reagiscano di fronte ad una legge che ne scalfisce anche soltanto leggermente il potere consociativo...Si parla di casta della politica , ma dietro l'angolo si nascondono ben altre magagne...per esempio la vera libertá non si fonda sugli albi professionali , che rappresentano una difesa appassionata della propria condizione , la vera libertá si fonda sul principio del merito individuale che va oltre la corporazione .
I giornalisti per esempio devono sostenere un esame per essere professionisti , potersi iscrivere all'albo , rappresentare le istanze della gente...vi pare logico ? oppure é un escamotage come tanti per far sí che chi riesce ad arrufianarsi un politico qualunque , possa contemporaneamente far carriera o rappresentare addirittura l'intera categoria .
Il giornalismo di oggi non é la rassegna dei fatti , bensí la loro interpretazione a seconda di come la pensa il politico che ci sponsorizza...ecco perché non esistono piú i Montanelli di una volta , ecco perché ci troviamo immersi in una realtá falsata dalle notizie , dove il protagonista é sia buono che cattivo , in funzione dell'angolazione da cui lo si commenta e tanto per farci discutere sul nulla .
Ma noi ci proviamo:"IMMAGINA...PUOI" , cercando di non mentire almeno a noi stessi e cominciando a credere nell'utopia presunta predicata dal Papa Francesco e concludiamo il nostro dialogo bollente ripetendo le inutili parole di una pubblicitá dietro cui si nasconde invece la assoluta profonditá del pensiero...ORA "IMMAGINA...PUOI" 


lunedì 17 giugno 2013

CHI VINCE E CHI PERDE


Armido Chiattone

Come é logico , quando c'é qualcuno che vince , c'é qualcun altro che perde , né potrebbe esserci una ipotesi in cui vincono tutti e nessuno perde .




La filosofia stessa della vita ci pone ogni giorno di fronte al dilemma shakespeariano "essere o non essere" , ma la certezza della vittoria si sprigiona spesso in una formula che di per sé é vuota di contenuti , ripetitiva , noiosa...la formula che compone una maggioranza politica per esempio non é che il completamento di un compromesso , altrimenti parleremmo di un'altra cosa .
L'accordo di governo tra PD e PDL non é altro che la riproposizione del vecchio "compromesso storico" , formula cara alla vecchia politica della prima repubblica che non ebbe seguito soltanto perché le grandi ideologie contrapposte ne impedirono l'attuazione .
Oggi il"compromesso storico" é stato definito "governissimo" o " governo di larghe intese" , ma la realtá rimane di fatto la stessa della prima repubblica , quando c'erano i sintomi della crisi alle porte .
Moro e Berlinguer , l'uno esponente di punta della D.C. , l'altro segretario del PCI furono i promotori del dialogo tra ideologie contrapposte , forse perché furono i primi a capire che cosa stava per accadere se si fosse tirata troppo la corda...cosí il mago Berlusconi non ha fatto altro che raccogliere una ereditá considerata impossibile da realizzare , ma ha commesso contemporaneamente un gravissimo errore politico .
Il governo delle larghe intese nasce dopo che sia il centrosinistra che il centrodestra avevano dimostrato reciprocamente la loro incapacitá di gestire l'economia del Paese , dopo la protesta di Grillo , dopo l'esplosione inusuale di una crisi mondiale difficilmente reversibile , dopo il varo di una moneta unica debole , nata prima che si concretizzasse il progetto stesso della costruzione dell'Europa .
É stato per cosí dire "fatto tutto troppo in fretta" , nonostante gli anni trascorsi a discutere delle grandi questioni internazionali , del muro di Berlino , del blocco sovietico , della alleanza atlantica dei paesi membri della NATO , in un contesto storico che per un attimo ci aveva tenuto col fiato sospeso per paura di una nuova guerra mondiale .
La veritá é che la nostra generazione , uscita dal 2º conflitto mondiale non avrebbe avuto proprio voglia di ricominciare da capo con morte e distruzione , con campi di concentramento e pulizie etniche , sicché , per salvare i mercanti di armi dalla rovina , ha deciso consapevolmente di promuovere guerrette di secondo piano quá e lá , in modo che il mondo fosse sempre allertato e la paura creasse alla fine una stabilitá proprio nell'ambito del confronto Russo/Statunitense .
In fondo gli unici due blocchi che per ragioni storiche avrebbero potuto da soli spartirsi il mondo , sebbene aleggiasse nell'aria costantemente il cosiddetto pericolo giallo .
Oggi sorprendentemente proprio le economie piú sofferenti hanno generato ricchezza , mentre le tanto esaltate civiltá hanno mostrato il fianco al nemico piú spietato : la povertá .
Il mondo diviso tra ricchi e poveri é un mondo che non propone nulla di concreto e finisce con l'arrotolarsi su se stesso fino allo spasimo , fino all'ultimo rantolo prima di morire .
La scelta politica adottata dall'Italia dopo le ultimi elezioni non é altro che l'avanspettacolo di una commedia tragica , il cui finale probabilmente non sará scritto da noi , ma dai nostri figli e dai nostri nipoti .
L'Europa é una creatura imberbe , mai nata , un aborto che tentiamo di salvare iniettando ossigeno , ma che é destinata a fallire trascinandosi dietro le generazioni future .
La recessione che ha colpito la Grecia , il Portogallo , l'Irlanda ecc..., la crescita zero registrata in Germania nonostante l'austeritá , il crollo dell'occupazione , il fallimento delle imprese , la caduta verticale dell'edilizia sono segni inconfutabili di una Europa che sprofonda...
In questo bailame l'Italia non é diversa dalle altre potenze , anche se non rappresenta nel quadro generale il 3% del PIL come la Grecia , anche se si potrebbe risollevare e  anzi divenire trainante qualora si adottassero le misure necessarie rivolte soprattutto alla crescita , adattando gli schemi dell'economia liberista accompagnati da una sana ricostituzione del sistema Stato e del settore pubblico .
In poche parole , al compromesso storico dovrebbe corrispondere un compromesso economico basato sulla distribuzione piú equa della ricchezza .
Saranno capaci i nostri eroi...di realizzare un disegno cosí ambizioso ?
Staremo a vedere!!!