Che questa Europa non funzioni non ci sono piú dubbi ; la guida Franco/Tedesca si sta dimostrando un grandissimo fallimento .
Ma non é soltanto la gestione che non funziona , anche le istituzioni che l'accompagnano sono la conseguenza di conti fatti male , di presupposti senza fondamento , di valutazioni economiche misurate con un metro di giudizio rivolto verso Stati membri con uno sviluppo decisamente piú alto rispetto a quello del gruppo.
Ma non é soltanto la gestione che non funziona , anche le istituzioni che l'accompagnano sono la conseguenza di conti fatti male , di presupposti senza fondamento , di valutazioni economiche misurate con un metro di giudizio rivolto verso Stati membri con uno sviluppo decisamente piú alto rispetto a quello del gruppo.
Paradossalmente si potrebbe dire che se facessimo un paragone con una corsa ciclistica , l'unica nazione in fuga é la Germania , mentre gli altri stentano a raggiungere la cima che li porterebbe al premio della montagna.
In pratica stiamo assistendo ad una irruente , quanto rapida germanizzazione dell'Europa , con la differenza che noi e gli altri aderenti alla zona euro non siamo tedeschi , non possiamo contare su di una economia globale crescente , che é lievitata , guarda caso , proprio a partire dal momento in cui la zona euro fu creata .
nel 1998 in effetti la situazione della Germania era parecchio in difficoltá , ben di piú di quella italiana , cosí come il debito pubblico , successivamente compromesso dagli effetti del fallimento della banca americana Lehmans Brothers , che coinvolse in larga parte tutte le banche di affari europee.
Ma ció che é gravissimo per noi poveri mortali spesso lontani dalle notizie che contano é la spregiudicatezza con cui la Germania si é appropriata indebitamente attraverso la BUNDESBANK di parecchi titoli del debito pubblico dei vari Paesi dell'Unione , soprattutto dell'Italia , pesantemente pregiudicata nell'ambito del sistema euro .
In pratica stiamo assistendo ad una irruente , quanto rapida germanizzazione dell'Europa , con la differenza che noi e gli altri aderenti alla zona euro non siamo tedeschi , non possiamo contare su di una economia globale crescente , che é lievitata , guarda caso , proprio a partire dal momento in cui la zona euro fu creata .
nel 1998 in effetti la situazione della Germania era parecchio in difficoltá , ben di piú di quella italiana , cosí come il debito pubblico , successivamente compromesso dagli effetti del fallimento della banca americana Lehmans Brothers , che coinvolse in larga parte tutte le banche di affari europee.
Ma ció che é gravissimo per noi poveri mortali spesso lontani dalle notizie che contano é la spregiudicatezza con cui la Germania si é appropriata indebitamente attraverso la BUNDESBANK di parecchi titoli del debito pubblico dei vari Paesi dell'Unione , soprattutto dell'Italia , pesantemente pregiudicata nell'ambito del sistema euro .
L'artcolo di Piero Valerio (riportato integralmente in basso) ci aiuta a capire come la Germania abbia tradito gli impegni presi nei vari trattati sottoscritti , disattendendo in pratica le premesse su cui tali trattati si fondavano .
In questo quadro confuso ed allarmante spunta la Grecia che per entrare in Europa truccó i conti pubblici commettendo un reato evidente di falso in bilancio .
La cosa passó inizialmente inosservata e la Grecia ottenne finanziamenti a pioggia erogati dalla BCE , per poi divenire insolvibile nella restituzione dei denari ricevuti e degli interessi relativi ; anche l'Italia fece la furbetta al tempo di Prodi con il famoso scandalo "derivati" reso noto col contagocce e poi sottaciuto per evitare il panico :
Possibile che quel"genio" di Monti non sapesse nulla nel 2011 quando rilasció una dichiarazione durante una intervista in cui sottolineava il successo dell'euro proponendo come protagonista principale della sua affermazione la Grecia ?
Credo in veritá che l'Europa esista soltanto per la moneta unica , mentre per quanto concerne il resto sia un ectoplasma senza né corpo , né anima .
Oltre all'articolo che leggeret , mi sono permesso di pubblicare una specie di vademecum del fallimento della zona euro , sperando che abbiate la pazienza di leggere tutto .
In questo quadro confuso ed allarmante spunta la Grecia che per entrare in Europa truccó i conti pubblici commettendo un reato evidente di falso in bilancio .
La cosa passó inizialmente inosservata e la Grecia ottenne finanziamenti a pioggia erogati dalla BCE , per poi divenire insolvibile nella restituzione dei denari ricevuti e degli interessi relativi ; anche l'Italia fece la furbetta al tempo di Prodi con il famoso scandalo "derivati" reso noto col contagocce e poi sottaciuto per evitare il panico :
Possibile che quel"genio" di Monti non sapesse nulla nel 2011 quando rilasció una dichiarazione durante una intervista in cui sottolineava il successo dell'euro proponendo come protagonista principale della sua affermazione la Grecia ?
Credo in veritá che l'Europa esista soltanto per la moneta unica , mentre per quanto concerne il resto sia un ectoplasma senza né corpo , né anima .
Oltre all'articolo che leggeret , mi sono permesso di pubblicare una specie di vademecum del fallimento della zona euro , sperando che abbiate la pazienza di leggere tutto .
LA BUNDESBANK PUO' COMPRARE TITOLI DI STATO, LA BANCA D'ITALIA NO?
Mi stavo facendo proprio questa domanda, quando ho trovato questo articolo di Piero Valerio
che esprime la stessa mia perplessità. Abbiamo letto tutti che i bonds
non comprati nell'asta sono stati acquistati dalla Bundesbank!!! Ma non
era vietato???
di Piero Valerio - Sta passando in sordina ciò che è accaduto oggi nell'asta
primaria di collocamento dei titoli di stato tedeschi, i famosi bund,
che sono rimasti invenduti per il 35% del totale e sono stati comprati
dalla Bundesbank, la banca centrale tedesca, ma in realtà si tratta di
un vero e proprio scandalo.
L'intervento improprio e irregolare della Bundesbank ha
consentito alla Germania di mantenere basso il rendimento dei bund
decennali (1,98%), perchè ha impedito che l'asta procedesse al rialzo
dell'interesse per rendere più appetibili i titoli agli investitori
internazionali e alle banche private.
Nell'ultima asta dei titoli di stato italiani, i BTP decennali,
il ministero del Tesoro aveva invece dovuto patteggiare al rialzo con
gli investitori collocando i titoli ad un tasso di rendimento superiore
al 6%, che è pressappoco lo stesso rendimento che hanno attualmente i
titoli nel mercato secondario.
La Banca
d'Italia, attenendosi al suo statuto e al regolamento della BCE e delle
SEBC (l'insieme di tutte le banche centrali europee), non ha potuto
intervenire nell'asta per calmierare la corsa al rialzo del rendimento,
come invece ha fatto la Bundesbank.
L'articolo 21.1,
che riporto per intero di seguito, è la famosa norma con cui la BCE
nella persona del suo presidente Mario Draghi si ostina a non comprare i
titoli di stato europei durante le aste di collocamento come prestatore
di ultima istanza, limitandosi sporadicamente ad intervenire nel
mercato secondario per impedire che i tassi di rendimento raggiungano
livelli insostenibili per i bilanci degli stati.
L'articolo 21.1
dello statuto della BCE e delle banche centrali SEBC (Sistema Europeo
delle Banche Centrali) recita così: “Conformemente all'articolo 123 del trattato sul
funzionamento dell'Unione europea, è vietata la concessione di scoperti
di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte
della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni,
organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti
regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore
pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto
diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle
banche centrali nazionali”.
Questa norma è
altamente penalizzante e sta causando il collasso dell'intera Unione
Europea, però non si capisce perchè la Bundesbank può contravvenire
liberamente a questa misura restrittiva facendo da prestatore di ultima
istanza per la Germania, mentre la Banca d'Italia non può andare in
sostegno al governo italiano e far risparmiare al popolo italiano
miliardi di euro di pagamento di interessi passivi.
La questione non è
solamente un cavillo capzioso per giuristi, ma è un problema cruciale
perchè ogni punto di percentuale in più o in meno di interesse passivo
rappresenta miliardi di soldi bruciati con il lavoro dei lavoratori, i
tagli alla spesa pubblica, le riforme dello stato sociale, le zavorre su
tutte le future generazioni.
Grazie alla forza
della Bundesbank e della Germania, che può derogare alle norme alla
BCE, i tedeschi pagheranno i loro debiti ad un tasso irrisorio del
1,98%, mentre a causa della debolezza della Banca d'Italia e del governo
italiano, gli italiani dovranno rimborsare i loro debiti ad un tasso
superiore al 6%, penalizzando l'economia e la società del bel paese per
molti anni avvenire.
Questo è il
motivo per cui da anni si protesta contro la posizione dominante della
Germania all'interno della comunità europea e della banca centrale
Bundesbank all'interno del board della BCE, che essendo una vera e
propria costola della Bundesbank e avendo sede a Francoforte è
soggiogata dalla pressione dei tedeschi e chiude gli occhi davanti ai
loro soprusi e alla loro prepotenza.