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mercoledì 29 maggio 2013

GRILLO PERDE IL 60% DEI VOTI...

Le elezioni amministrative hanno messo in luce una realtá inimmaginabile : Grillo é risultato perdente per circa il 60% rispetto ai voti raccolti alle politiche .




Naturalmente é scoppiato un quarantotto tra gli adepti del movimento e tra i parlamentari eletti del M5S .
Tutti sottolineano che la colpa della situazione é riconducibile allo stesso Grillo , per aver impedito agli eletti di partecipare alle trasmissioni televisive in cui sarebbe stato piú visibile il confronto politico con le altre forze concorrenti .
Ma al di lá delle piú verosimili congetture , al di lá delle critiche , dei commenti degli opinionisti resta un fatto : l'elettorato ha deciso che Grillo é stato un fulmine a ciel sereno , un voto di protesta per indurre le forze politiche tradizionali a cambiare passo .
Secondo me un altro elemento ha condizionato questo grande insuccesso : l'incapacitá degli eletti del M5S in Parlamento di esprimere concetti propositivi e l'ininfluente partecipazione rispetto ai pressanti problemi sociali soprattutto relativi alle giovani generazioni .
Comunque lo scenario non é assolutamente positivo neppure rispetto alle scelte operate da PD e PDL .
Gli accordi di governo tradiscono le grandi differenze tra le due componenti , con particolare riferimento al PDL che risulta essere divenuta una forza stagnante incapace di procedere senza il supporto del suo leader Berlusconi .
La veritá é che la macchina PDL comincia a fare acqua da tutte le parti...le solite facce cristallizzate intorno alla figura del leader non danno affidamento ed i cittadini cominciano a chiedersi quando mai nel PDL ci sará aria di rinnovamento .
Molti , tra cui io stesso , eravamo motivati e disposti a combattere la battaglia rendendoci disponibili a rappresentare in prima persona il Popolo della Libertá  ; ora peró il disorientamento di scoprire che , oltre a Berlusconi non c'é nessuno , se non immagini sbiadite come i vari Schifani , Cicchitto , Bondi , Razzi e compagnia briscola , fa meditare e fa del PDL un partito di compagni di merende...non il partito della gente .
In questo senso , nonostante i suoi errori , va riconosciuto a Grillo il merito di aver scosso le coscienze , seppure sbagliando la scelta delle persone elette in rappresentanza del movimento...spesso le "parlamentarie" o "primarie" finiscono con l'impedire che uomini capaci e competenti siedano in Parlamento .
Sono del parere che persone come Feltri , Belpietro , il sottoscritto ed altri grandi interpreti del nostro tempo sarebbero stati sicuramente piú adatti a rappresentare il PDL in sede parlamentare , cosí come il PD non ha fatto altro che riconfermare soggetti alquanto discutibili , imprimendo peró un nuovo volto politico alla rappresentanza che conta , come Letta nella veste di Presidente del Consiglio .
Se il PD riuscirá a superare le contese interne ed a valorizzare volti non nuovi , ma piú consoni alla storia contemporanea del nostro Paese , come ad esempio Renzi , sará difficile anche per il PDL risalire la china e si dovrá aspettare la crescita di una destra democratica capace di staccarsi dalle maglie di vecchi fantasmi del passato e dalla imponente figura di Berlusconi .
Quest'ultimo ha di fatto decretato la fine della sua sovranitá politica , come era prevedibile e l'alleanza con il PD ha suffragato il suo declino .
Se invece di una alleanza cosí improbabile fossimo andati alle elezioni probabilmente Berlusconi avrebbe ottenuto (col porcellum e puntando sui nomi suddetti al suo fianco) ancora una ultima volta la maggioranza...ma ció non é stato e del senno di poi sono piene le tombe .

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