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sabato 26 dicembre 2015

IL VAFFANCULO DI NATALE


Il vaffanculo di Natale é destinato a Renzi, il piú bugiardo dei Presidenti del C onsiglio che si sono alternati questi ultimi anni a Palazzo Chigi.
Non mi spiego come i dati delle varie istituzioni possano essere cosí differenti dai dati esternati dai sindacati, dalle associazioni consumatori, dalle associazioni di categoria e quant'altro.
per Renzi tutto va bene, siamo usciti fuori dal tunnel, il Paese ha registrato per la prima volta un +0,8% del PIL, che il prossimo anno dovrebbe addirittura sfiorare i 2 punti percentuale.
Lo strano é che l'Italia invece non sembra aver assimilato per nulla questi dati.
Quando si dice che la disoccupazione sta decrescendo sotto il fatidico 12% si dimentica di sottolineare che il dato suddetto é viziato alla base dalle premesse.


Queste ultime non tengono conto del fatto che una grossa percentuale di soggetti hanno rinunciato ad iscriversi nelle liste di collocamento, alcuni sono riusciti ad andare in pensione, altri se ne sono andati all'estero.
Quando si dice che la produzione sta registrando un aumento, si evita volutamente di elencare le aziende che hanno chiuso i battenti, con la conseguente diminuzione del loro impatto sul territorio.
Ció significa che i dati emersi sono falsati dalla riduzione dell'indotto, su cui viene spalmato il dato della produzione stessa.
Quando si va a vedere l'entitá del debito pubblico si scopre che abbiamo raggiunto un nuovo record storico, sfiorando i 2.203,6 miliardi di euro, con un aumento assai significativo negli ultimi tre mesi.
Ogni cittadino italiano é debitore di 35.000euro circa nei confronti dello Stato (tutti i soggetti indistintamente da zero a cento anni), soldi che significheranno a breve una nuova recessione forte e irreversibile.
Lo Stato é fallimentare, sull'orlo di un precipizio inarrestabile che manderá a rotoli tutti gli sforzi economici e finanziari fatti fino ad ora, compresa austeritá subita in questi anni.
Allora il vaffanculo che invio all'indirizzo del Premier é piú che giustificato, direi assolutamente necessario, per far terminare questa agonia.
Sono certo che il peso di questa crisi sará talmente oneroso che ogni cosa dovrá cambiare, come se uscissimo sconfitti da una guerra persa.
Il sistema si é attorcigliato su se stesso ed ha causato numerose vittime innocenti, esattamente come se si fosse trattato di una epidemia.
Il virus che ci ha strematie fatti inginocchiare é un virus di tipo finanziario, che lentamente ha colpito gli organi essenziali distruggendo il sistema.
Il comunismo , il capitalismo, l'economia mista sono falliti insieme al sistema che li ha creati in modo tale che se si volesse risuscitare occorrerebbe scoprire un nuovo sistema per gestire ció che rimane delle nostre energie vitali.
I complici della disfatta sono gli stessi che ci avevano promesso di uscire dal tunnel.
Con Renzi abbiamo raggiunto l'apice della parabola....ora non ci resta che precipitare verso il basso.
Il futuro sará un futuro di povertá e di pena, di sacrifici veri e di strade senza ritorno.
Solo una rottura secca con l'Europa, con la politica di oltreoceano e con i patti internazionali, sostituiti dalla costruzione di un ponte economico immaginario tra noi e la Russia potrá offrirci nuovi orizzonti di vita, ma per far questo bisognerá passare dalla repubblica ad un periodo di illuminismo antipolitico, dove soltanto chi saprá interpretare la realtá potrá raggiungere una ipotesi di certezza , ricuperare l'identitá, la sovranitá ed un sistema adatto a reggere il terzo millennio.

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