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domenica 7 luglio 2013

DALLA PARTE DEL MOSTRO


Armido Chiattone detto Mido

Mi sono sempre chiesto perché ci fossero persone capaci di commettere crimini efferati senza battere ciglio .
La risposta a questa domando non é peró cosí semplicistica come puó apparire superficialmente .
Chi commette un crimine lo fa per ragioni  che dipendono da fattori spesso diversi , alcuni spiegabili altri meno .
É come se scattasse una molla che ci trasforma da tanti "dottor Jekyll" in altrettanti "mister Hyde".

É chiaro che tutto dipende dalla nostra mente ; quest'ultima si adegua allo stato d'animo del momento in cui coniughiamo il pensiero con l'azione e compiamo  l'atto.
C'é chi sostiene che sia una questione di equilibrio , ma in certe occasioni é molto difficile mantenere la calma e non travalicare il consentito .
Vi sono testimonianze quotidiane in tutto il mondo di atti commessi perché la mente umana non regge lo squilibrio tra il sentimento di odio anche temporaneo e la voglia di reagire ; ad ogni azione , come ben sappiamo , corrisponde una reazione uguale e contraria .
In tutto questo bailame di interpretazioni una cosa é certa : la giustizia non é all'altezza di dare risposte adeguate , sicché consente che l'individuo mortificato da un torto subito si faccia giustizia da solo .
É giusto ? non é giusto ? come si fa a stabilire un metro che rappresenti la perfezione , si dice che gli avvocati esistano per far vincere i colpevoli...questo la dice lunga , come la dice lunga il fatto che i politici eletti in parlamento siano i primi a sostenere che non esiste una giustizia giusta e che molte delle leggi dovrebbero essere modificate...allora perché non agiscono di conseguenza ?
C'é chi sostiene che le leggi di difficile interpretazione facciano il gioco della crinminalitá , quindi viene da pensare che i politici elaborino leggi tali per potersi eventualmente tutelare di fronte ad accuse assimilabili a quelle che vengono rivolte ai criminali .
In pratica la legge é la prima ipotesi di reato compiuto dall'uomo per mascherare la propria inettitudine congenita .
Dal peccato originale in poi neppure la Chiesa é esente da atti impuri e criminosi , pertanto non ci si puó piú stupire di nulla .
I dieci comandamenti non furono altro che la sintesi di una legge che in seguito si é articolata attraverso codici di procedura  penale e civile di dubbia forma . codici in cui la sostanza viene modificata a seconda della interpretazione di un giudice .
É corretto che la legge sia gestita da soggetti che neppure discutono , ma la applicano in funzione di articoli che non rappresentano alcuna scienza esatta ?
Io ho provato a mettermi dalla parte del mostro e mi sono accorto che purtroppo tutti quanti potremmo essere dei mostri qualora fossero calpestati ingiustamente i nostri diritti , la nostra liberta intellettuale , il nostro modus vivendi...un gioielliere che spara ad un criminale che oltre a minacciare la sua persona , tenta di derubarlo é da condannare ?
Una persona che viene assaltata nella propria casa e riesce in qualche modo a proteggere i propri cari anche usando un'arma ed uccidendo chi ha attentato alla sua salute , é da condannare ?
Se , per fare un esempio ricorrente , un padre affranto per la morte del proprio figlio , vittima di un pirata della strada rimesso in libertá dopo poco tempo , si vendica uccidendolo...é da considerare veramente colpevole di omicidio ?
Quando una persona attenta alla nostra sicurezza , trasformandosi in complice di chi ci fa del male , spesso alimenta l'odio , che diventa ossessione e che finisce per causare reazioni forti ed inconsulte soprattutto in assenza di giustizia...non é forse vero ?
Chi mi assicura allora che la giustizia sia uguale per tutti ?...mi dá l'impressione che per qualcuno sia piú uguale .

  

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