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venerdì 25 marzo 2016

MEDITAZIONI SUL TERRORISMO.


Mi sono stufato di confrontarmi con un imbecille come Renzi...imbecille, sí, perché soltanto con questo appellativo puó essere definito un soggetto(premier) che non va oltre alle solite considerazioni di facciata, ma che non riesce mai a sbrogliare la matassa.
Faccio un esempio: sull'immigrazione Renzi afferma che ci troviamo di fronte ad un doppio impegno: quello di contrastare il terrorismo e quello di ospitare chi fugge da guerra e povertá.
Di fronte a queste valutazioni politiche cosí evanescenti e senza contenuto, esternate tanto per...mi viene davvero la voglia di insultarlo a sangue.
Penso che non ci voglia molto per capire quanta contraddizione ci sia in queste sue assurde parole.
Chi vuole davvero combattere il terrorismo deve fare i conti con una immigrazione selvaggia senza precedenti, dove é facilissimo che si nasconda il terrorismo.
Chi mi dice che coloro che fuggono dalla guerra e dalla povertá siano brave persone, timorate di Dio, rispettosi delle nostre regole ?
Chi mi dice che tra di loro non si nasconda il fior fiore della Jihad islamica, del fondamentalismo piú cinico ?
Quindi la prima contraddizione sta nel mettere insieme due argomenti in contrasto tra di loro, ovvero: se vuoi combattere il terrorismo la prima cosa da fare é quella di impedire che le cittá europee siano invase da popoli cosí lontani dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura, dalla nostra religione.
Non mi risulta infatti che ci siano altre religioni che seminino l'odio o la filosofia del massacro di civili inermi per colpire la soliditá del nostro modus vivendi.
Noi siamo rispettosi di chi professa il proprio credo, ma pretendiamo(mi pare con ragione) che chi scelga di vivere nelle nostre cittá lo faccia nel rispetto della nostra civiltá, dopo di che adori il Dio che vuole, basta che non ci rompa i coglioni pretendendo di imporci persino le sue regole di vita.
Non intendiamo andare indietro di cent'anni o addirittura ritornare al medio evo.
Di qui la logica che definisce senza se e senza ma il nostro comportamento successivo, quindi la necessitá di chiudere le porte a chiunque(esule o meno) che voglia entrare nel nostro Paese.

Renzi si rende conto che sta spendendo i nostri soldi pubblici per garantire il salvataggio in mare di soggetti tra i quali si nascondono i nostri boia?

Dalle notizie che vengono diffuse pare che sugli ultimi 700 sbarchi di profughi, soltanto 12 siano stati identificati perché gli altri si sono opposti alla registrazione delle impronte digitali.
Come mai noi li abbiamo comunque accolti e non rispeditti da dove sono venuti?
Senza contare che se fosse per me io non soccorrerei proprio nessuno di coloro che a proprio rischio e pericolo si sono ambarcati per raggiungere l'Europa.
Troppo comodo per la delinquenza organizzata e gli scafisti (arrestati e poi rimessi immediatamente in libertá da qualche magistrato rosso compiacente) arricchirsi con questo affare d'oro montato a scapito dei cittadini italiani...troppo comodo ragionare da buonisti con il portafoglio degli altri.
C'é da aggiungere che in Italia i poveri sono giá classificati in 4.000.000 e che i pensionati al di sotto della soglia di povertá sono la maggioranza...dunque perché accogliere, se coloro che vengono accolti sono possibili terroristi oppure un onere insopportabile per le nostre risorse finanziarie?
Bisogna invece innanzitutto interrogarsi sui motivi della esistenza del terrorismo...bisogna cominciare davvero a chiedersi a chi giova(cui prodest), bisogna capire qual'é la filosofia che si traduce in morte sia per chi la professa, sia per chi la subisce.
Com'é possibile che l'eventuale kamikaze non rispetti neppure la propria vita? come fa a non esserci una falla in questa professione di fede?
Ecco perché non dobbiamo piú ragionare con la stessa mentalitá che affonda le sue radici nel nostro modo di pensare, ma bisogna invece pensare come se fossimo uno di loro.
Un conto infatti é combattere in una guerra di tipo tradizionale, mettendo a rischio la propria vita perché si é costretti dalle circostanze, un altro conto é immolarsi sapendo che si va a morire di sicuro dilaniati dall'esplosione di una bomba fatale anche per altri soggetti considerati "il nemico".
Peró c'é una differenza sostanziale: nelle guerre tradizionali il nemico che sta dall'altra parte del fronte é armato e pronto a difendersi, nel caso di Parigi, di Bruxelles ecc...il nemico é inerme ed indifeso...che piacere ci puó essere nell'eliminarlo ?
Ai terroristi piace vincere facile?
É come se assistessimo ad un duello impari, tra un cowboy con tanto di cinturone e pistole ed un altro privo di armi.
neppure allora, per una questione d'onore, il cow boy con la pistola avrebbe fatto fuoco, a meno che non fosse un delinquente matricolato, cioé quanto risulta dalle azioni della Jihad islamica.
Per chiudere, qualora ci limitassimo a seguire la logica e non facessimo del falso intellettualismo buonista capiremmo come , ragionando con la testa del terrorista, sia improbabile che lo stesso guardi alla nostra civiltá con la passione di chi vuole imparare, piuttosto guarda alla nostra civiltá con l'odio e la presunzione di chi la vuole distruggere, 
Unica soluzione: impedire che superi qualunque linea di confine...se lo ha giá fatto non ci resta che RIMANDARLO AL SUO PAESE DI ORIGINE e se per caso si trattasse di seconda o terza generazione, vista l'emergenza di guerra, occorrerebbe tenerlo sotto strettissimo controllo fino a guerra finita ed a patto che collabori con le autorit+a del Paese che lo ospita.
Mia nonna buonanima (che abitava a Trinitá, in provincia di Cuneo) diceva . o mangi questa minestra o salti dalla finestra.
Vecchia e intramontabile saggezza popolare.

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