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lunedì 14 luglio 2014

DEBITO PUBBLICO : SIAMO ALLA FRUTTA

Armido Chiattone detto Mido
Il debito pubblico ha sfondato ogni previsione , anche la piú pessimistica e si é attestato ad oltre 2.166 miliardi di euro .
Ció significa che ogni cittadino italiano , considerati anche i neonati e gli ultracentenari , ha un debito pari a 35.000 euro pro capite circa , tendente a lievitare di mese in mese .
 Credo che ci sia da chiedersi a questo punto dove vadano a finire i soldi dei contribuenti o meglio se i dati emessi dal ministero dell'economia siano reali oppure fittizi .
La realtá é che se il debito pubblico continua ad aumentare , significa che nessuna delle riforme enunciate da Renzi ha generato una inversione di tendenza .

In pratica le misure sono insufficienti e quindi presto sará necessario una manovra correttiva .
Le spese dello Stato che si aggiravano intorno agli 850 miliardi di euro sono arrivate a toccareil traguardo dei 900 miliardi di euro ed il gettito erariale non é piú sufficiente per coprirle .
D'altro canto lo Stato non restituisce nulla in termini di servizio rispetto a quanto ogni cittadino versa al fisco ogni anno .
Nessuno sa spiegare perché esista tale situazione , né gli economisti sanno trovare una via d'uscita da questo vicolo cieco .
Ma nel mio piccolo mi hanno sempre insegnato che lo Stato é come una famiglia dove al contributo di ciascuno corrisponde una risposta logica e seria del capofamiglia , cioé di colui che avverte quando si stanno sforando i limiti della spesa .
Nel nostro caso il capofamiglia dovrebbe essere il governo , nelle sue varie ramificazioni , organo esecutivo rispetto al parlamento detentore del potere legislativo .
In sintesi il parlamento dovrebbe abolire o promulgare leggi ed il gioverno dovrebbe  farne eseguire i termini .
Quando il parlamento stenta a legiferare , ci sono strumenti come i decreti che il governo attua in attesa che vengano trasformati in legge dello Stato .
Ma , nel corso della mia semplice analisi superficiale , mi sono accorto che il sistema non funziona e che occorrerebbe cambiarlo .
Come ?
I sistemi sono di vario tipo , quello a cui siamo sottoposti oggi dovrebbe essere un sistema di tipo democratico , cioé a partecipazione popolare...in pratica é il popolo che dovrebbe eleggere i propri rappresentanti in Parlamento in funzione della adesione ai programmi presentati da ciascun partito politico .
Ecco : é qui che casca l'asino...infatti oggi sono i partiti che decidono il governo del Paese , che scelgono le persone che ci rappresentano , che fanno e disfanno a loro piacere , spesso senza conoscere le vere esigenze dei contribuenti .
In una famiglia si sa chi ha pagato e chi no , quando si tratta dello Stato ognuno si ripara dietro un anonimato sempre piú difficile da scoprire , per cui le responsabilitá del mal funzionamento non emergono mai e nessuno paga per gli errori commessi...i politici in particolare sono immuni dalla responsabilitá civile , sicché quando fanno danni , chi li paga é sempre il cittadino .
Il debito pubblico a questi livelli spaventa perché :
perché significa che é venuto meno il controllo , che non c'é organizzazione , che si é perso l'orirentamento tra le varie istituzioni che dovrebbero utilizzare la sinergia tra di loro , invece di ostacolarsi a vicenda .
Lo scompiglio e la confusione che si crea in Parlamento sono gli stessi che si allargano a macchia d'olio abbracciando tutte quante le strutture del sistema .
In pratica il sistema non funziona , la democrazia non funziona , la dispersione regna sovrana ed il popolo finisce allo sbando piú completo .
L'unica strada a questo punto é ricominciare tutto da capo : eliminando il sistema si eliminano anche le contraddizioni del sistema , quindi quando si azzera é piú facile far tornare i conti .
Quindi ?
Quindi sarebbe opportuno costruire un sistema che pur penalizzando la democrazia , dia fiato all'economia del Paese , magari un passaggio attraverso un periodo cosiddetto di illuminismo guidato da un gruppo di persone serie e responsabili che si sostuiscano al parlamento , governino per qualche anno e poi ripristinino la democrazia su nuove basi politiche .
Un gruppo capace di riacquisire la sovranitá monetaria , usando magari la doppia moneta per gli scambi interni e per quelli internazionali .
Un gruppo capace di capire che meno Europa significa maggiore ricchezza e meno Stato significa minore dispendio di denaro e di energia costruttiva .
TUTTO CIÓ É POSSIBILE , ma non fino a quando ci saranno i personaggi che tutti conosciamo al comando del Paese...MENO CHE MENO RENZI...che per il momento ha soltanto peggiorato la situazione .

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