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martedì 2 aprile 2013

SAGGI O NON SAGGI ?...QUESTO É IL PROBLEMA .

Armido Chiattone detto Mido
Come si é permesso Napolitano di nominare una squadra di saggi , contravvenendo cosí ad ogni regola prevista dalla Costituzione ?
Innanzitutto nominare un gruppo di saggi significa non avere fiducia nel Parlamento e quindi rigettare le decisioni espresse dal popolo , individuando una strada diversa che nulla ha da spartire con le sue competenze .
La costituzione prevede infatti che , sulla base del risultato delle elezioni politiche ,  eletti i due Presidenti di Camera e Senato , il Presidente della Repubblica proceda con l'attribuzione dell'incarico per la formazione del nuovo governo...qualora non ci siano i presupposti perché ció si realizzi , il Presidente deve rinviare tutto a nuove elezioni e ricominciare il rituale da capo .
Perché invece il Presidente , contravvenendo ad ogni regola certa ha nominato una squadra di saggi ? Delle due l'una : o in Parlamento non ci sono deputati e senatori abbastanza saggi oppure con le forze in campo non é possibile costituire un nuovo governo ; quindi si dovrebbe nuovamente VOTARE , altrimenti saremmo di fronte ad un golpe...che diventerebbe un precedente intollerabile , sul quale si potrebbero scatenare le piú preoccupanti fantasie...
Tutto cominció a novembre 2011 , quando Berlusconi si dimise a seguito della defezione di alcuni dei suoi che facevano parte della maggioranza di centrodestra .
Giá in quella occasione Napolitano adottó una misura anomala , nominando Monti senatore a vita e poi dandogli l'incarico di formare il famosissimo "governo tecnico" che avrebbe dovuto dar seguito alle riforme e riportare il Paese fuori dal tunnel della crisi internazionale (almeno cosí pareva) .
Obiettivi peraltro falliti entrambi , mentre alcuni imbecilli inneggiavano con bandiere e quant'altro alla emarginazione forzata di Berlusconi , dando vita ad un periodo  di antiberlusconismo , nonostante il tentativo del cavaliere di gettare acqua sul fuoco e contribuire ugualmente , per affetto nei confronti del Paese , allo svolgimento dell'azione di governo .
Come era prevedibile il fallimento del governo tecnico suggelló le iniziative ridicole di Napolitano , facendo crollare il Paese in una stato di stallo politico , caratterizzato da una emergente protesta (M5S) , la presunta vittoria in pectore del PD , la sconfitta del centrodestra , spaccato proprio dai moderati di scelta civica , UDC e FLI .
Ma non bisogna mai dare tutto per scontato...alla faccia di chi pensava di averlo sotterrato , Berlusconi é risorto ed alle ultime elezioni ha comunque occupato uno spazio elettorale eclatante pari al 30% dei voti del popolo italiano .
Ora occorre che tutti facciano i conti con Lui , visto che non si puó soprassedere sulla sua rimonta da record , che per pochi voti non ha dato al Paese la vittoria del centrodestra .
Inutili le critiche anche offensive di Grillo , che non poteva far altro se non adottare il sistema forte , quello che trasfoerma la difesa in attacco e tenta di coinvolgere piú gente possibile con il sistema del rigetto della vecchia politica .
Dunque é di qui che é partita la resa dei conti : come mai per esempio il M5S non ha ancora fatto alcuna proposta di legge in parlamento sottoponendola al giudizio politico degli opinionisti , per trovare condivisione ?
Perché il PD non vuole a nessun costo tenere conto del PDL e tenta di rincorrere soltanto Grillo  , che a sua volta non sembra prestare orecchio alle sirene del centrosinistra ?
Alla prima domanda che ci siamo posti é facile rispondere : non é che il M5S non abbia idee , purtroppo le sue idee sono conflittuali al suo interno dove ci sono due anime molto marcate , legate alla protesta , ma ben distinte , slegate dal contesto politico esterno ed in contraddizione tra di loro...per questo il M5S non ha presentato proposte , per evitare di spaccarsi su alcuni argomenti ( matrimonio gay , grandi opere , Tav , conflitto di interessi , riforma della giustizia ecc...)
Alla seconda domanda é piú difficile rispondere perché vi sarebbero molte ipotesi ...la piú concreta peró é che il PD tema di perdere voti se costretto a scendere a patti con il PDL , anche se sulla questione il popolo si é giá espresso in modo chiaro ed ineccepibile dando a Cesare quel che é di Cesare .
A questo punto meglio nuove elezioni...almeno finalmente alcune posizioni , accantonata l'esperienza Bersani , si potrebbero ammorbidire ed il popolo avrebbe il tempo di meditare per distribuire il proprio voto in maniera piú plausibile...e Grillo non avrebbe piú in mano le redini del carro...dai miei sondaggi risulta che il M5S avrebbe perso quasi il 10% , soprattutto per la presa di distanza da parte dei delusi di centrodestra che non hanno nessuna intenzione di mescolarsi alle zecche di sinistra e dei centri sociali .
Dunque é meglio che Napolitano rientri nei ranghi delç suo compito istituzionale e da garante della democrazia quale dovrebbe essere rimandi la palla al popolo sovrano .

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