Translate

domenica 30 marzo 2014

GRANDE FRATELLO E SIMILI.....

Armido Chiattone detto Mido
Da scrittore quale sono mi si rivoltano le budella tutte le volte che per caso casco sul canale televisivo che trasmette "IL GRANDE FRATELLO" .
É tale la mia idiosincrasia nei confronti di questo programma da dementi da non sopportarne neppure piú la pubblicitá .
L'occhio della macchina da presa che compare per identificare l'aspetto intimo del soggetto mi infastidisce...come se entrasse in casa mia per scoprire che cosa sto facendo .

Ma "IL GRANDE FRATELLO" é davvero la rappresentazione degli italiani nella loro quotidianitá ? Io credo proprio di no...altrimenti saremmo soltanto degli imbecilli in cerca di qualcuno che ci raccolga per farci diventare famosi .
Quelli che nel passato hanno superato l'esame della vita , forse non ci sarebbero riusciti se non fossero stati costruiti commercialmente dalla telespazzatura che li ha lanciati nel vortice dello spettacolo ; d'altra parte la ribalta di cui stiamo parlando in fondo non é altro che far vedere di non avere limiti di fronte all'eccesso .
Ecco quindi che si alternano ragazze che non hanno nulla di differente rispetto alle escort (nuova definizione elegante delle prostitute) , ragazze disponibili , senza preconcetti che la danno via per dimostrare di non fermarsi di fronte a nulla pur di sfondare nel mondo ovattato dello"spettacolo" .
Nuovi volti per le copertine hard , dove chi prende piú cazzi é la migliore in assoluto , la piú sensuale ed avvenente , senza rispetto per quelle che invece , pur di mantenere le loro integritá  si affacciano al mondo del lavoro per fare anche le professioni piú umili , purché dignitose .
Non solamente le donne sono vittime di questo sistema , anche gli uomini sovente devono offrire le loro qualitá fisiche per sfondare per esempio nel campo della moda...ma quanti di loro invece di sfondare sono stati sfondati con la promessa che tutto sommato é meglio dar via il culo , che fare l'operaio ?
Naturalmente c'é anche chi si merita il successo senza cadere nel vortice della commercializzazione di se stesso , ma per arrivare in questo caso non bisogna essere soltanto bravi , é necessario di piú .
la differenza é questa : da un lato il paradisiaco mondo delle veline o dei velini , dei protagonisti di sesso maschile o femminile del G.F. , delle letterine , starlettes o quant'altro , alcune delle quali finiscono in contesti piuttosto equivoci , dove nel silenzio generale si chiede loro di mostrare la virtú nascosta , cioé di farsi scopare per far godere quelli che contano (almeno cosí si mormora).
Dall'altro l'anonimato e la consapevolezza di restare al palo .
Ma , mentre tutto ció é lecito e dispensato in dosi massicce alle ingenue nuove arrivate che sognano il palcoscenico , c'é chi viene condannato per averle ospitate in casa propria , magari con il consenso della mamma che vede giá la sua figliola come protagonista di un film , ancorché di Sorrentino .
É cosí che la grande bellezza si trasforma nella solita grande tristezza e l'oscar vinto con la noia assoluta di un film quanto meno atipico , diventa l'oscar dato agli esempi meno probanti .
Diciamola tutta : in questo mondo di merda é piú interessante essere di cattivo esempio , oppure gay , oppure ex galeotto , oppure puttane che raccontano le debolezze dell'uomo che le frequenta , piuttosto che una persona normale che si alza la mattina , fa colazione e poi si reca di corsa a fare il proprio dovere in fabbrica , quando va bene dietro il bancone di un bar o una scrivania, quando va male per fare lavori pesanti che ti corrodono l'anima e il corpo giorno dopo giorno .
Eppure se guardassimo con piú approfondimento scopriremmo che dietro la banalitá spesso si nasconde la dignitá , mentre dietro il sapore del successo si nasconde tutto ció che va contro le regole ed i principi...bisognerebbe coniugare il diritto con il dovere e lasciare da parte chi ci sfrutta a nostra insaputa , approfittandosi del sogno di ogni adolescente per trasformarlo in porcheria , in disillusione , in amarezza , in sofferenza , in disequilibrio mentale , in atrofisi del proprio essere , in cruda e repellente realtá senza titolo .

Nessun commento:

Posta un commento