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mercoledì 6 febbraio 2013

CHE CE NE FACCIAMO DI QUESTA GIUSTIZIA ?


Armido Chiattone detto Mido

Devo riconoscere che , nonostante il suo reiterato atteggiamento da istrione , Grillo stia facendo un grosso lavoro di raccolta di consensi nell'opinione pubblica ; ció che non torna é la sua cocciutaggine nel non capire che da soli si muore...nel senso che non ha mai ragione chi sbraita piú forte : in molti non capiscono e bisogna aiutarli a farlo .
Se Grillo per esempio avesse avuto la capacitá di coinvolgere non soltanto gli arrabbiati che abbracciano la protesta , ma tutti...anche coloro che pur militando in un partito o in un movimento vorrebbero salvaguardare la legittimitá e la legalitá degli atti politici , la sua battaglia sarebbe oggi in primo piano , al primo posto per governare l'Italia...il fatto é che di gente che urla le sue ragioni ne abbiamo vista tanta , sicché é difficile credere ancora alle favolette dei puri ed onesti cavalieri della tavola rotonda ; Grillo non assomiglia certo a Lancillotto e non ha un re Artú alle spalle...é contornato da gente chiacchierata , da affaristi , anche lui come quelli che critica...pertanto é difficile capire fino a che punto ci si possa fidare...qualcuno sostiene che Grillo non sia altro che la nuova sinistra , un raccattapalle in termini strettamente tecnici , cioé uno che raccoglie il consenso ma non lo sa far tornare sul campo , dove invece ce ne sarebbe bisogno .
Comunque le sue annotazioni sulla giustizia sono piú che reali ed é per questo che ve le voglio riassumere .

Dal blog di Grillo :
Dal 1992, dai tempi di Mani Pulite, si discute di Giustizia, di processi, di imputati, di giudici. In molte occasioni, di fronte allo sfascio del Paese e all'impunità della classe politica, la Giustizia ha esercitato un'attività di supplenza che in realtà non le apparteneva. Ha dovuto colmare un vuoto. Non si è discusso però, quasi per nulla, del tema più importante:della Macchina della Giustizia, della sua efficienza, del suo ammodernamento, della sua obsolescenza e dei danni economici e sociale che questo comporta. L'immagine della Giustizia trasmessa nei telegiornali è quella di faldoni trasportati nei corridoi o ammassati negli uffici, della durata infinita dei processi, delle toghe di ermellino ottocentesche, di un groviglio di leggi di cui nessuno conosce l'esatto numero, i più informati ritengono che varino da un minimo di 230.000 a un massimo di 350.000. Questa situazione favorisce i furbi, i ricchi e chi delinque e tocca quotidianamente un numero elevato di cittadini e va affrontata dal prossimo Parlamento.
Il rapporto annuale “
Doing business” della Banca Mondiale, dedicato alla classifica dei Paesi in cui investire, nel 2011 pone l’Italia al 157° posto su 183, per la durata dei procedimenti e per l’inefficienza della giustizia. Al 30 giugno 2011 la massa dell’arretrato in Italia era di circa 9 milioni di processi (5,5 milioni civili e 3,4 milioni penali), e sono cresciuti a dismisura i tempi medi per una causa: nel civile 7 anni e 3 mesi e nel penale 4 anni e 9 mesi.
In Italia occorrono 1.210 giorni per recuperare un credito, in Germania 394. Secondo Mario Draghi: “Nostre stime indicano che la perdita annua di prodotto attribuibile ai difetti della nostra giustizia civile potrebbe giungere a un punto percentuale”.
Il problema non dipende da risorse scarse: l’Italia spende per la giustizia quanto la Gran Bretagna, ma in Italia le risorse sono mal impiegate: un esempio è l’eccessiva frammentazioni delle sedi, un altro: in Gran Bretagna ci sono circa 27 mila giudici onorari “Justices of the peace”, che lavorano gratis, per il prestigio sociale che ne deriva. In Italia invece i magistrati onorari sono pagati. Le cause della crisi non dipendono neppure da scarsa produttività: quella degli apparati giudiziari italiani, secondo la Commissione europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ), è fra le più alte dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa. La causa è soprattutto l’eccesso di domanda: le sopravvenienze civili annue contenziose di primo grado per ogni giudice in Italia sono 438, in Francia 224, in Germania 54. Quelle penali annue (reati gravi) per ogni giudice, in Italia sono 190, in Francia 81, in Germania 42 (dati
CEPEJ 2008). Ciò dipende in gran parte dal fatto che il sistema legale tende a tutelare di più chi viola la legge rispetto a chi subisce una lesione dei propri diritti! Per 40 anni si è risposto con l’incremento dell’offerta di giustizia. Si sono quindi raddoppiati gli organici dei magistrati di professione (che nel 2011 erano 8.834 e ci sono ancora 1.317 posti da coprire). I risultati sono stati deludenti perché la litigiosità è triplicata. Gli interventi sull’offerta di giustizia, in assenza di controllo sulla domanda di giustizia, vengono riassorbiti da una domanda crescente di contenzioso.
In Italia nel processo penale impugnare conviene perché non si corrono rischi, in quanto vi è il divieto di peggiorare la posizione dell’imputato se è solo lui appellante. Perché l’imputato condannato non dovrebbe appellare, sapendo che, se è detenuto, può uscire per decorrenza termini; se è invece libero, non andrà in carcere fino a sentenza definitiva? Dopo l’appello, ci si può rivolgere alla Corte di Cassazione. Alla fine di questa lunga corsa a tappe si può sempre sperare nella prescrizione. Quindi non solo ci sono troppi processi in primo grado, ma vi sono anche troppe impugnazioni. Il diritto di appellare del condannato è previsto da convenzioni internazionali e non può essere abolito, a meno di rinunciare a ricondurre il giudizio di cassazione alla sua funzione essenziale di garantire la "nomofilachia", cioè l’uniforme interpretazione del diritto. La soluzione va trovata nell’autoregolamentazione, introducendo rischi: si deve consentire la “reformatio in pejus” in appello. Sono poco più di 37.000 gli appelli pendenti in Francia (dove non vi è il divieto di "reformatio in peius") a fine 2009. La Corte di cassazione francese è investita di circa 8.000 ricorsi all’anno, con un centinaio di avvocati abilitati al patrocinio per le giurisdizioni superiori. (in Italia i ricorsi in cassazione penali sono circa 50.000 l’anno, quasi altrettanti quelli civili e gli avvocati cassazionisti sono circa 50.000).
L’unico efficace rimedio alla crisi della giustizia italiana è una drastica riduzione del numero dei processi sia in primo grado che nelle impugnazioni, per ricondurre i carichi a quelli di altri Paesi. Ciò comporta la riduzione del reddito degli avvocati, già oggi in diminuzione. Deve quindi essere controllata la crescita del numero degli avvocati, che oggi in Italia sono 240.000 (in Francia 47.000) e stanno aumentando di 15.000 l’anno. Un terzo degli avvocati di tutta la UE è italiano. Il 93% dei giovani laureati in giurisprudenza finisce per fare l’avvocato, spesso come soluzione di ripiego. Questo è possibile solo intervenendo sulle università, che oggi sfornano un numero impressionante di laureati in giurisprudenza
.

martedì 5 febbraio 2013

BURATTINI , QUAQUARAQUÀ E CHICCHIRICHÌ...


Armido Chiattone detto Mido
La campagna elettorale sembra entrata nel vivo ; i vari leader si scambiano complimenti a raffica , ma soprattutto quello piú complimentato da tutti é il solito : Berlusconi , che i piú affettuosi , si fa per dire , definiscono "il nano" .
La cosa che lascia sgomenti é la assoluta estraneitá dei protagonisti rispetto alla situazione di profonda recessione del Paese .
Il bisticcio avviene tra di loro , quasi come quando tifosi di squadre antogoniste si affrontano al bar .

Purtroppo questa volta non ci giochiamo lo scudetto o la finale di champions...questa volta ci giochiamo la dignitá .
Sembra che questo stuolo di politici  appartengano ad un altro mondo , che non siano mai stati presenti nel mucchio dei disoccupati che chiedono lavoro , tra gli esodati che non hanno neppure piú lacrime per piangere , tra i giovani a cui é stato rubato il futuro , tra i pensionati che dopo una vita di contributi pagati allo Stato non sanno come fare ad arrivare alla seconda settimana del mese , tra i precari senza un salario sicuro , tra gli artigiani , i commercianti o i piccoli imprenditori che vedono svanire i sacrifici di una vita , che devono dichiarare fallimento , che non ce la fanno a reggere... 
Diciamocelo francamente : che senso ha discutere sulla riforma della scuola , sulla legge elettorale , su altri mille problemi che possono essere affrontati a bocce ferme , di fronte ad una tragedia economica come quella che stiamo attraversando ?
Giá che senso ha...sebbene siano problemi di una certa entitá , un nuovo progetto per trasformare la scuola o l'Universitá é giá stato elaborato con la riforma Gelmini ; potrá essere piú o meno gradita , ma c'é ; la legge elettorale , di cui si fa un grande polverone , comunque esiste , ha anche un nome "porcellum" ; deve essere modificata ? d'accordo...lo si fará , ma ció che deve cambiare non sono queste cosuccie che non interessano nessuno...sono le cose importanti , le misure per sfamare il popolo , per garantire le famiglie , per tornare a crescere...per fare questo non abbiamo bisogno di burattini , quaquaraquá o chicchirichí , abbiamo bisogno di gente capace , molti meno di quei 945 che riempiono Montecitorio o palazzo Madama .
Abbiamo bisogno di un Presidente del Consiglio che difenda il nostro Paese in Europa , non di uno che si metta in ginocchio davanti alla Merkel , abbiamo bisogno di fatti concreti : l'eliminazione dell'IMU almeno sulla prima casa , l'abbassamento dell'aliquota IVA , gli sgravi fiscali per le imprese , la riduzione delle aliquote IRPEF...abbiamo bisogno di banche che favoriscano il credito per i lavoratori autonomi , abbiamo necessitá di riorganizzare lo Stato , di riformare la costituzione , di rivedere il quadro istituzionale , di riedificare la giustizia su basi piú solide , di stabilire un nuovo rapporto tra Stato e cittadini , inoltre se restiamo in Europa dobbiamo pretendere di ritornare alla nostra sovranitá monetaria pur rimanendo nella CEE ; ció significa che occorre un patto chiaro , in cui se si continua con la moneta unica , la Germania accetti che la BCE divenga una grande banca centrale pubblica in grado di stampare denaro qualora sia necessario abbattere il debito pubblico dei partners con maggiore sofferenza .
Altrimenti bisogna avere il coraggio di uscire dalla zona euro e riprendere il nostro cammino .
Ecco di che cosa abbiamo bisogno per risalire la china , ecco come potremmo ricostruire il futuro per i nostri figli , come potremmo garantire crescita e lavoro...non certo con la politica dei soliti noti !
A buon intenditor , poche parole... 

lunedì 4 febbraio 2013

TOGHE E POLITICA...


Armido Chiattone detto Mido

L'equivoco di fondo che stravolge il nostro sistema istituzionale é il rapporto esistente tra magistratura e politica ; l' argomento , sul quale sono stati spesi fiumi di parole  , non é certo il massimo della chiarezza .
Al proposito , senza addentrarmi nei meandri contorti della legislazione , mi piacerebbe capire qual'é il limite oltre il quale un magistrato da imparziale , possa essere considerato di parte .
Stento ad orientarmi , dico la veritá , perché non posso considerare imparziali magistrati che , dismessa la toga , si dedicano attivamente alla politica .



I padri della costituzione proprio per evitare sorprese sgradevoli al riguardo decisero che ai parlamentari fosse riconosciuto uno scudo protettivo chiamato immunitá .
Un parlamentare, nel periodo in cui svolge le sue funzioni, è circondato da una garanzia di impunibilità.
Infatti, come afferma la Costituzione italiana all'art. 68, egli non può essere chiamato a rispondere delle opinioni e dei voti espressi .
Perché si possa perquisire, arrestare, processare un parlamentare è necessaria l'autorizzazione  della Camera a cui appartiene ; ció almeno fino al 1993 . 
Se l'autorizzazione fosse negata, la magistratura non avrebbe la possibilitá di  procedere in alcun modo.
Naturalmente, allo scadere del mandato parlamentare, il deputato o il senatore perdono il diritto all'immunità e tornano a essere come tutti gli altri cittadini, quindi perseguibili per i reati eventualmente commessi.
Scopo dell'immunità parlamentare è quello di tutelare i membri del Parlamento nella loro libertà e indipendenza.
Non a caso lo scudo di cui sopra fu reso operativo attraverso una legge costituzionale...il timore era che se qualche magistrato si fosse svegliato una mattina con l'intento di incastrare qualcuno che avesse ritenuto  di ostacolo rispetto alla sua ideologia politica , lo avrebbe potuto fare senza alcuna limitazione qualora appunto non ci fosse stato un reale impedimento legislativo : "l'immunitá" , cioé l'impossibilitá per un parlamentare di essere rinviato a giudizio per tutto il periodo del mandato (dall'ottobre del 1993 a seguito della riforma costituzionale non é piú richiesta alcuna autorizzazione per condurre una indagine nei confronti di un parlamentare purtroppo) .
Dico purtroppo perché la magistratura é costituita da soggetti aventi ovviamente una tendenza politica che abbraccia l'intero arco parlamentare .
Questa tendenza viene espressa nelle elezioni interne , quando si tratta di definire la figura del presidente dell'A.N.M.(associazione nazionale magistrati) .
Guarda caso la componente quasi sempre maggioritaria é "magistratura democratica" , cioé la parte riconducibile politicamente ai partiti della sinistra : le cosiddette "toghe rosse" .
L'attuale presidente Palamara é espressione di "magistratura democratica" , quindi colui che rappresenta l'intero corpo separato dallo Stato é un soggetto di sinistra .
Anche la corte costituzionale é costituita per lo piú da figure riconducibili alla sinistra , su 11 membri infatti soltanto 4 sono espressione di area indipendente o di centro destra .
Questa situazione inficia la credibilitá dell'intera magistratura , il che non é giusto perché la maggior parte dei magistrati si attengono strettamente al loro ruolo professionale , cercando di evitare l'influenza dei partiti .
Gli esempi che abbiamo avuto sono piú che eloquenti : Di Pietro venne eletto in una lista di sinistra in cui fu inserito come "indipendente" (parola riconducibile nei fatti a "simpatizzante" , dato che chi non é di area é comunque affascinato dal contesto politico proponente , in quanto altrimenti sarebbe un semplice arrivista senza Patria) ; De Magistris degno compare é stato eletto sindaco di Napoli per grazia ricevuta sempre dalla sinistra ; non parliamo di Ingroia che é il massimo esponente di questa enorme contraddizione che investe l'intero quadro istituzionale...inoltre chiediamoci perché un magistrato dismette la toga per dedicarsi alla politica : per altruismo ? , per passione indomita ? , per andare incontro ai bisogni delle famiglie ? per legittimare la legalitá e salvaguardare i principi di etica e di morale che affliggono il Paese ?
Niente di tutto ció : altro che "rivoluzione civile" , l'intenzione di questi personaggi é quella di attirare con le loro posizioni estremiste e categoriche la gente comune e sfruttarla a loro piacimento , con l'arma della cultura giustizialista di cui sono fermi assertori .
Mi facciano il piacere...certe toghe si occupino di riempire il loro ruolo giá abbastanza discutibile , ruolo che permette ai delinquenti ed agli assassini , agli stupratori ed ai soggetti pericolosi di restare impuniti...mentre i politici vengono passati al setaccio come per dimostrare che "la politica é una cosa sporca"...ebbene , se anche lo fosse questi magistrati d'assalto potrebbero intervenire anche da fuori...non peró con teoremi immaginari come furono quelli di "mani pulite" , bensí con prove che inchiodino eventuali imputati eccellenti .
Allora qual'é la ragione per cui un magistrato fa politica attiva quando contemporaneamente , per mettersi al riparo e garantirsi una via alternativa di sicurezza professionale , non si dimette dal suo incarico , ma chiede soltanto l'aspettativa non retribuita ?
Ció significa che ,  nel caso in cui le cose andassero male , ecco apparire la via di fuga...il magistrato indossa nuovamente la sua bella toga appariscente e ricomincia a svolgere il suo compito...bella mossa , non c'é che dire !!!
Io credo che occorra una legge specifica , nel merito della riforma della giustizia , che azioni un freno radicale rispetto a tali comportamenti moralmente illeciti...una legge che ponga il magistrato di fronte ad una scelta : o di quá o di lá .
Cosí come sarebbe necessario che la magistratura seria cominciasse ad indagare sui magistrati piú chiacchierati per scoprire se dietro quell'aria arrogante da : " Mi spezzo ma non mi piego" non si nasconda invece la sorpresina...capito mi hai ?

domenica 3 febbraio 2013

LA INTERMINABILE SOAPOPERA DELL'EURO...


Armido Chiattone detto Mido
La solita querelle tra i sostenitori dell'euro come simbolo dell'europeismo piú assoluto ed i cosiddetti nazionalisti , a cui dell'Europa non frega proprio nulla : questa é la realtá dominante dello scenario post bellico...scenario che in precedenza aveva registrato la contrapposizione  tra blocchi piú o meno omogenei in una Europa geografica divisa e straziata da interessi assolutamente separati .
La storia insegna che i Paesi europei si sono sempre distinti per la loro aggressivitá , a seconda degli equilibri politici presenti in ciascuno Stato .

Questa situazione consolidata costituí motivo dominante di conflitto , sia nella prima  guerra mondiale  che nella seconda , laddove stuoli di tedeschi di razza ariana biondi , con gli occhi azzurri , inneggiavano ad un leader maximo di cattivo gusto come Hitler .
Il socialnazionalismo della grande Germania pare non avere nulla in comune con gli aneliti di europeismo democratico , laddove la sussidiarietá dovrebbe prevalere su tutto il resto .
La Germania é sempre la stessa , sopite le spinte neonaziste delle teste rasate , oggi ci prova con l'economia , anch'essa arma letale quando é usata per colpire e non per aiutare gli altri a crescere insieme .
Anni fa , quando Federico Chabod preconizzava una Europa dei popoli da contrapporre all'Europa degli Stati , ci furono fior fiore di storici che consigliarono di procedere con i piedi di piombo .
L'Europa , secondo tali storici , doveva essere un punto di arrivo , dopo aver risolto una serie di problemi di fondo , non ultimo proprio quello di evitare di costruirla intorno al progetto politico franco/tedesco che avrebbe finito con l'egemonizzarla , ma edificarla invece secondo criteri di stabilitá e di supporto reciproco .
D'altro canto l'immigrazione selvaggia avvenuta in questi ultimi anni ha creato societá di tipo multirazziale , senza provvedere all'integrazione di soggetti di cultura e religione diversa .
Mi riferisco soprattutto ai musulmani che hanno lentamente imposto le loro abitudini sollecitando i governi europei affinché provvedessero a legalizzare i progetti per la costruzione di moschee e ad utilizzare soldi pubblici per riconoscere il diritto di sussidio alle loro famiglie oltre che partecipare alla assegnazione di case popolari per " i regolari " con tanto di residenza .
Federico Chabod di sicuro non intendeva questo quando scrisse l'idea di nazione , in quanto ai suoi tempi la societá presente nel continente era costituita da cittadini di origine europea , per cui se avvenivano scambi erano all'interno della sfera di influenza tra gli Stati che ne facevano parte e non tra Europa e cittadini extracomunitari .
Ció che crea disorientamento peró , al di lá dei riferimenti storici , é l'anomalia del sistema...si é sempre pensato che a far la differenza tra uno Stato e l'altro sul piano strettamente economico fosse il debito pubblico , allora come si spiega che l'Inghilterra , Paese col 140% del debito rispetto al Pil sia messa meglio dell'Irlanda laddove il debito pubblico non arrivava neppure al 20% quando venne classificata a due passi dal default ?
In effetti l'opinione pubblica é confusa perché i dati che paiono essere chiari per alcuni , divengono un vero e proprio enigma per altri...ad esempio , tra Irlanda ed Inghilterra esiste una difformitá sostanziale , debito pubblico a parte , l'Irlanda adotta l'euro come moneta di scambio , mentre l'Inghilterra adotta la sterlina ; questo dato semplice fa pensare che la sofferenza vera sia dovuta proprio al sistema euro , che ruota intorno alla BCE , una banca privata che gestisce il controllo di tutte le altre banche centrali degli aderenti alla moneta unica .
Nessuno Stato membro puó decidere autonomamente di stampare moneta , in quanto privato della sovranitá monetaria di cui godeva prima della adozione dell'euro .
Le banche centrali degli Stati dell'eurozona dipendono infatti dalla BCE che é l'unica banca a poter decidere di stampare denaro .
Il problema é che la BCE non é una vera banca centrale , é assimilabile ad una banca privata e come tale non ha la possibilitá di garantire i debiti sovrani , compito che invece dovrebbe avere per allontanare la sfiducia dei mercati per l'acquisto di titoli del debito pubblico , soprattutto per quegli Stati che sono in piena sofferenza .
Se non ci fosse il denaro necessario per coprire il debito accumulato dagli Stati , la BCE , qualora divenisse una banca pubblica sorretta dall'eurozona nella sua totalitá , potrebbe stampare denaro ed accettare di produrre una leggera inflazione che eviterebbe il default persino della Grecia .
L'ottusa politica della Germania invece non é certo la medicina in grado di aiutare l'Europa a risalire la china .
La Merkel si é limitata a richiedere austeritá ai Paesi europei non valutando nella maniera piú assoluta che l'austeritá puó essere attuata da Paesi in crescita , non da Paesi in recessione , perché in quest'ultimo caso le risorse reali non ci sono per dare alla cittadinanza la possibilitá di riemergere dalla palude economica in cui é stata cacciata dagli sprechi del sistema .
Ora la domanda che molti si fanno é :
Se l'Italia uscisse dall'euro quali sarebbero le conseguenze ?
Va sgombrato innanzi tutto il campo dai soliti catastrofisti che prevedono il crac e il precipizio totale .
L'uscita dalla zona euro in termini monetari produrrebbe risvolti negativi nel settore della importazione e dell'energia , ma l'effetto potrebbe essere riassorbito dall'esportazione e dall'abbatimento delle accise che incidono profondamente sul costo dei carburanti alla pompa ; ció che potrebbe salire é il prezzo dell'energia elettrica perché prodotto importato , ma se calcolassimo il rapporto relativo alla bilancia dei pagamenti osserveremmo come l'esportazione , nel settore auto , potrebbe dare risultati ottimi favorendo altresí la crescita e l'occupazione .
Faccio un esempio comprensibile : se fino a ieri si compravano auto straniere perché i prezzi erano simili a quelli delle marche italiane , con l'uscita dall'euro e l'adozione della lira-perdita del 20% circa del potere di acquisto-le marche italiane tornerebbero a tirare , diventando appetibili anche sul mercato estero .
Evidentemente dopo un primo periodo di assestamento tutto tornerebbe a crescere , occupazione compresa , mentre il recupero della sovranitá monetaria ci metterebbe al riparo da brutte sorprese .
La Cina riesce a mantenere bassi i suoi prezzi stampando moneta in modo che l'effetto inflattivo che si genera mantenga inalterata la sua quota di mercato nei confronti della bilancia dei pagamenti .
D'altra parte la Danimarca o l'Inghilterra che fanno parte della CEE pur adottando tagli monetari differenti dall'euro non presentano grossi problemi di ordine economico .
Spesso il debito pubblico non é la ragione piú importante per determinare il livello economico di un Paese ; il Giappone infatti , che ha un debito pubblico pari al doppio del nostro non presenta grosse difficoltá di crescita e di occupazione .
Il grave disagio che stiamo attraversando risale ai tempi di Amato e Ciampi , i quali bruciarono intorno al 1992 migliaia di miliardi di lire perché acquistarono i titoli italiani che erano stati acquistati dagli investitori esteri , creando un buco finanziario di enorme entitá .
Chiudo facendo due macro previsioni : Grecia fuori dall'euro tra poco tempo...Italia a seguire se non cambiano le condizioni e le regole imposte dalla Merkel .
Un consiglio disinteressato...se fossi un indovino e mi dicessero che da qui ad una settimana si potrebbe tornare alla lira , farei due cose per mettere a riparo i miei risparmi :
-comprerei titoli olandesi , tedeschi o americani .
-Disinvestirei gli euro investiti e li metterei sotto il materasso in attesa che si verifichi l'evento .
Questo naturalmente se dovessi possedere grandi capitali ; se invece fossi un piccolo risparmiatore lascerei perdere e pur rimettendoci un 20% del mio capitale proseguirei la mia strada , certo che poco tempo dopo potrei ricuperare ció che ho perduto attriverso altri meccanismi .

venerdì 1 febbraio 2013

BERSANI : "NON SIAMO MICA DELLE MAMMOLETTE"


Armido Chiattone detto Mido

Grazie Bersani di averci ricordato che la dirigenza del PD non é costituita da mammolette , perché é vero...le mammolette di solito sono fiorellini deliziosi che popolano la natura per abbellirla , i dirigenti del PD sono invece piú simili ad altri fiori...le cosiddette "carogne" , quei fiori puzzolenti , gialli e velenosi  su cui i piú fedeli amici del genere umano , cioé i cani...solitamente pisciano .
A proposito di fiori e di nutella...credo che non ci siano dubbi sulla presunta disonestá dei consiglieri di opposizione della regione Lombardia che si aggiungono al lungo elenco dei consiglieri di maggioranza , in mano alla Guardia di Finanza  .
Dunque in questo derby dove gli unici che non rubano sono quelli che ne avrebbero veramente bisogno , si é arrivati al pareggio...

Un pareggio che lascia dell'amaro in bocca , perché mentre i soldi pubblici continuano  a lievitare verso uno spreco a dir poco vergognoso , saltano fuori tutti i buchi neri di questa groviera prealpina , che globalizza il sistema unendosi ai guai del centro e del sud Italia .
In tutto questo bailame , Monti si affretta a dire che é andato in Germania soltanto per difendere il Paese dagli strali infuocati della Merkel e non per sperperare denaro pubblico   ; una difesa strenua , direi quasi apocalittica visto che nessuno gli aveva chiesto nulla...qualcuno peró sussurra di averlo visto prostrato , chino sulle ginocchia con le mani giunte , per scongiurare "la culona" affinché gli desse la possibilitá di dimostrare che in effetti é lui il vero leader capace di ribaltare la situazione .
D'altra parte , pensandoci bene , il suo programma elettorale lo ha fatto elaborare da Ichino , a cui manca soltanto una "n" per dare senso compiuto agli atteggiamenti del "professor sonnifero"...
In buona sostanza tra un Ichino ed un Inchino non si nota neppure la differenza .
Ma veniamo al dunque .
La novitá é che "Canale 5" starebbe per trasmettere una nuova fiction con Casini e Fini nei ruoli rispettivi del Gatto e della Volpe , in cui il ruolo di Pinocchio sarebbe riservato a Monti per le dichiarazioni rilasciate sulla vicenda MPS .
Ovviamente per una ragione di opportunitá il nome della banca nella fiction é stato modificato in "Monti dei Pascoli di Siena " per rendere giustizia , oltre al protagonista , a tutti quelli che vi hanno brucato dentro a piú non posso ; sembra infatti che siano molti quelli che avrebbero sotterrato i dobloni...
Bersani , alias Gargamella , alias signora Coriandoli , sembra che si sia ingelosito :"Non pensate che siamo qui a pettinare le bambole " avrebbe affermato piuttosto teso , dopo che Renzi  aveva rilasciato alla stampa l'affermazione  che :"sí , la responsabilitá di quanto accaduto al MPS é riconducibile  al PD ", rendendolo ancora piú nervoso .
D'altra parte...mai Bersani avrebbe immaginato che una tegola cosí pesante gli cadesse sulla testa...invece come dice il saggio profeta " mai dire mai " , perché potrebbe essere di cattivo augurio...




giovedì 31 gennaio 2013

I PM , il PD E L'UVA FOCARINA...L'OPINIONE DI MAURIZIO BLONDET


Armido Chiattone detto Mido

Ho deciso di pubblicare questo articolo perché ritengo che sia giusto dare spazio a tutte le opinioni .
Chi lo ha scritto prende atto di un fatto certo : Corona è in galera .
Ma si chiede  perché  Mussari , Draghi , Monti e D'Alema siano invece a piede libero...francamente ce lo chiediamo anche noi... 


di Maurizio Blondet 27 Gennaio 2013 :
Se qualcuno insinua che i rapporti fra Montepaschi e il PD siano men che onesti , «Li sbraniamo», ha minacciato Bersani. Ti piace vincere facile, eh , Segretario? Mica hai alle calcagna dei procuratori come la Boccassini, che ha fatto il diavolo a quattro bruciando le tappe per ottenere una condanna di Berlusconi prima delle elezioni.
Tu , e il tuo PD , potete contare su pubblici accusatori pieni di delicatezza , di tatto ,  di riserbo e  senza fretta. Son già 5 anni (cinque) che si sa che Mussari , con Montepaschi , ha comprato Antonveneta pagandola 9 miliardi quando ne valeva 6 ,  dunque  qualcosa puzzava , qualcosa di grosso : miliardi spariti . Ma solo adesso i procuratori di Siena , Grosso e Nastasi , hanno aperto il fascicolo , dopo le notizie giornalistiche su quel tesoretto di 2 miliardi di euro parcheggiati in una banca londinese , «l’incongruo e mai giustificato sovraprezzo per l’acquisto di Antonveneta con cui sfamare gli appetiti della politica» , secondo Repubblica.
Senza fretta , per non turbare le elezioni politiche .
Esemplare comportamento di neutralità dell’ordine giudiziario, una volta tanto.
I due pm hanno addirittura affisso un cartello sulla porta dell’ufficio : massimo riserbo .
«Il procuratore e i sostituti procuratori non rilasceranno dichiarazioni in relazione alle indagini in corso»
Siamo sicuri che stavolta non ci saranno fughe di notizie spifferate alla stampa , verbali completi d’interrogatorio che cadono non si sa come nelle mani di giornalisti amici della procura , né tantomeno golose e piccanti intercettazioni , magari senza rilievo penale , ma sputtananti per gli intercettati , e propagate da Repubblica o Il Fatto Quotidiano .
Questo silenzio è bello , nobile e degno della maestà della Giustizia italiana.
Facciamo solo notare che Fabrizio Corona , quel paparazzo palestrato è un po’ mascalzone sta in galera , con condanna di 7 anni e 10 mesi , per una tentata estorsione contro un calciatore che nemmeno ha sporto querela ; estorsione ammontante – certo le vostre signorie giudiziarie sorrideranno – a 27 mila euro. Ora, Mussari ha fatto sparire 2 mila milioni di euro ; possiamo sperare , per la proporzione , nell’ergastolo ?
Sembra inoltre che questi 2 miliardi («la madre di tutte le tangenti») secondo Repubblica , siano rientrati in Italia grazie alla «sequenza di scudi fiscali , ai suoi diretti beneficiari o intermediari.
Politici , appunto , Banchieri , Managers ».
Ma quanto ci ha rotto i timpani la Sinistra morale , contro gli scudi fiscali di Tremonti , e gli scudati che riportavano i capitali in Italia , secondo la detta Sinistra , pagando troppo poco di penale ? Ora sembra che siate stati voi , la Sinistra morale , a godere degli scudi fiscali di favore ; avete aizzato il nostro sdegno contro «capitalisti evasori» , questi cattivi cittadini che si sottraggono al dovere morale e patriottico di farsi tosare , ed ora viene fuori che i capitalisti evasori (e tangentisti) siete voi.
Lo so , Bersani Segretario , che potete «sbranarci» , se vi diamo dei tangentisti evasori da miliardi e capitalisti parassiti divoratori di soldi pubblici : siete coperti da tutte le parti , dal Colle a Bankitalia avete chi vi protegge dagli scranni più alti e più potenti , avete dalla vostra il delicato silenzio delle procure , da cui non esce una notizia che sia una .
Mica come il caso Ruby Rubacuori , qui si tratta di voi , gli austeri ex-comunisti.
Nessun accanimento dei giornali.
Eugenio Scalfari , il fondatore di Repubblica , ha definito la faccenda dei 2 miliardi parcheggiati a Londra «una panna montata» , da non esagerare.
Significa che stavolta gli avvisi di reato non arriveranno a mezzo stampa , prima sul Corriere che all’accusato , come accadde a Berlusconi ; qui... non si sentiranno al telefono olgettine confidarsi quel che hanno fatto alle seratine eleganti , né faccendieri intercettati mentre ghignano pensando agli affari che faranno col terremoto.
«Il PD fa il partito , Montepaschi fa la banca»... giusto , però in nove anni  risulta che Montepaschi ha finanziato il PD con 670 milioni (1300 miliardi di vecchie lire). Quanti sono i finanziamenti che non risultano ? Il PD nomina 13 membri della Fondazione su 16 e mentre lei Bersani nega che il suo partito abbia qualcosa a che fare con Monte dei Paschi , Massimo D’Alema lo conferma con questa frase: «Noi (e per noi intendo il PD di Siena ) Mussari lo abbiamo cambiato un anno fa con tutto il consiglio d’amministrazione» .
Segretario...doveva dar retta a Renzi : D’Alema è da rottamare ,  anche perché si potrebbe rinvangare il passato di D’Alema come banchiere : quella Banca del Salento , ossia della Puglia dove D’Alema ha il fedelissimo bacino elettorale che cambiò nome , divenendo «Banca 121» che si legge «one-to-one» perché Massimo voleva fa’ l’Amerikano , si credeva un genio della finanza come Warren Buffet ,  lanciarla nel vasto mondo dei derivati ,  che subito Montepaschi comprò ; certo lo fece per autonoma decisione non suggerita dal Maximo : fatto sta che dopo che il MPS stabilì di acquistare la Banca 121 , i dirigenti della banca pugliese decisero di vendere dei prodotti truffa ai fedelissimi clienti (1) per aumentare artificiosamente il valore della loro azienda .
Così , una banca che valeva 800 miliardi di lire , fu acquistata dall'MPS pagandola 2400 miliardi , cioé tre volte il suo valore.
Quindi è un vizietto quello di pagare troppo le banche acquisite?
Allora D’Alema o’Amerikano era – una sfortunata coincidenza – presidente del consiglio : recidivo ? E un certo ingegner De Bustis, suo amico e manager della 121 , divenne direttore generale di Montepaschi .
Il bello è che il signor De Bustis , anche dalla poltrona MPS , continuò a vendere i «prodotti finanziari» della banca 121 , che erano delle truffe pure e semplici , tanto che persino la benevola magistratura , alla fine condannó Montepaschi , che aveva in pancia «121» , a rifondere 400 milioni di euro a centomila risparmiatori truffati (del Salento, ignari di cosa significava One-to-One).
Ma il tutto senza sfiorare l’onore e l’autorità oracolare di D’Alema , né intaccare la sua altezzosa moralità , né la inspiegata ricchezza di regatista proprietario di yacht.
È questo che più colpisce segretario : sì , Fabrizio Corona è in galera , come mai D’Alema è a piede libero ? Come mai Mussari non è ancora in carcere , anzi si gode gli 800 milioni di buonuscita da Montepaschi ?
Capisco , nessuno può esser privato della libertà personale fino a condanna definitiva , ma perché un Lele Mora è stato messo in galera preventiva per un anno e mezzo , per un’accusa da cui alla fine è stato assolto ?
Sembra persino...Segretario...che metà degli ospiti delle carceri italiani siano in attesa di giudizio , dunque siano in prigione da innocenti .
Mica ci vanno leggeri  i procuratori con la libertà personale altrui , a patto però che non siano comunisti…
Mussari in galera preventiva forse comincerebbe a cantare.
È proprio per questo che il Pool Mani Pulite , Di Pietro in testa , incarcerava i democristiani e i socialisti a tutto spiano : perché spaventati dalla cella «facessero i nomi» voluti : Craxi ,  Forlani , ecc... Si fece così per smantellare il potere democristo-craxiano. Perché adesso no?
Per esempio , per simmetria , qualche procuratore zelante dovrebbe metter dentro – in via preventiva – l’attuale governatore di Bankitalia , Ignazio Visco...Bankitalia doveva controllare MPS ; Visco ha appena dichiarato che «a Siena ci hanno nascosto i documenti» delle spericolate operazioni...ed ecco che salta fuori un documento di ispettori di Bankitalia , datato 9 novembre 2010 , da cui si evince che Bankitalia sapeva già tutto allora.
Quindi , dentro il dottor Visco per falsa testimonianza , come Lele Mora ;  é un vero peccato che a trovare questo documento sia un blog chiamato Linkiesta , e non la Procura , né i pagatissimi funzionari di Bankitalia
Ma non basta ,  allora il responsabile di Bankitalia si chiamava Mario Draghi...Gli ispettori segnalarono a lui le irregolarità constatate in Montepaschi , come mai Draghi invece che in galera è al vertice della Banca centrale europea e si fa il suo nome per il Quirinale ?
Se la giustizia esistesse com’è esistita per Fabrizio Corona, dovrebbe attualmente essersi dato alla latitanza, ricercato dall’Interpol.
Pare che i documenti degli ispettori fossero sottochiave nelle casseforti di Bankitalia di cui non solo Draghi aveva le chiavi , anche la dirigente Anna Maria Tarantola aveva accesso al referto... come mai la Tarantola non è stata messa in carcere in attesa di giudizio ed invece Mario Monti l’ha nominata al vertice della Rai con emolumento ultra-milionario ?
Questo è altamente sospetto : che c’entra una banchiera con la Rai ? Per ultimo  Mario Monti è il governante-tecnico che ha consegnato a Montepaschi quasi 4 miliardi di soldi pubblici , scongiurando così che il PD (pardon, la Fondazione) dovesse perdere il controllo della greppia dissestata facendo entrare nuovi soci-capitalisti nel sancta sanctorum di D’Alema-Amato-Bassanini-Berlinguer chiamato Monte dei Paschi .
I procuratori di Siena facciano come fece Di Pietro...hanno paura di sbagliare sbattendo dentro costoro , hanno paura che magari risultino innocenti ?
Eppure i testimoni a carico ci sono , si fanno avanti spontaneamente , come l’ex sindaco Pierluigi Piccini di Siena: «Il PD ha sempre governato il Monte dei Paschi , l’ingerenza è stata ed è notevole...l'indipendenza della banca dalla politica è una barzelletta che purtroppo non fa più ridere».
Piccini fa nomi e cognomi : «Giuliano Amato, Luigi Berlinguer, Massimo D’Alema che voleva far sposare il Monte con la Bnl». Ma anche Matteo Renzi , «perché anche lui ne ha approfittato».

Queste cose Piccini le dice ai giornali , non ai procuratori , perché i magistrati non l’hanno convocato.
Non gli interessa ? Non sappiamo.
I procuratori indagano in perfetto silenzio e senza fretta , fanno rogatorie all’estero , hanno messo il cartello:
“Il procuratore e i sostituti procuratori non rilasceranno dichiarazioni in relazione alle indagini in corso”
Tante volte i procuratori hanno accusato (e incarcerato) imputati sulla base dell’induzione : «Non poteva non sapere» , ok...come mai invece per Mario Monti e per Draghi si adotta il motivo che «poteva non sapere» ?
Visco e Tarantola potevano non sapere ? La Fondazione poteva non sapere ? D’Alema poteva non sapere ? Bersani non sa...ce lo assicura lui , tutto è avvenuto a sua insaputa come per Scajola.
Un po’ di galera preventiva li farebbe parlare...accusare altri o forse accusarsi a vicenda...chissà.
Invece sono tutti lì a piede libero, con le loro cariche e i loro bonus miliardari e con l’onore intatto.
Capisco...sono più importanti di Corona e di Lele Mora , anche pezzi più pesanti del Cavaliere , quel leggerone.
Too big to jail ? Ma no , non sempre.
Quando il governatore di Bankitalia si chiama Antonio Fazio , può essere messo dentro in attesa di giudizio , e alla fine condannato a 2 anni e 1,3 milioni di euro di multa per aggiotaggio  e perché  «ostacolo nelle operazioni delle autorità di vigilanza»... nientemeno.
Invece Monti , Draghi , Visco e Tarantola sembra di no , non hanno forse ostacolato «le operazioni dell’autorità di vigilanza» insabbiando tutto l’enorme scandalo per anni ?
Monti non è forse complice nel dissesto di Montepaschi avendola tenuta a galla con intero introito fiscale della IMU da noi pagata?  Perché Monti non fa pagare l’IMU alle banche , mentre le fa pagare alla Chiesa italiana ?
Ha detto che le Fondazioni bancarie non devono pagare l’Imu «perché usano i soldi per fare del bene». Invece la Chiesa no? Un interrogatorio in carcere potrebbe aiutarlo a spiegare questa differenza.
Perché tutti questi sospetti farabutti sono liberi in attesa di giudizio?
Verrà poi mai, il giudizio tanto atteso, che dovrebbe chiarire queste commistioni fra il Partito Morale e la tangente da 2 miliardi parcheggiata dalla sua banca all’estero ? I procuratori di Siena hanno già fatto capire che non eleveranno accuse formali se non dopo le elezioni per non influire sul risultato.
Che delicatezza. Surtout pas trop de zèle  , come raccomandava Talleyrand ai suoi impiegati al ministero degli Esteri.
La procura di Siena , cosa credete? sta indagando , indagini difficili, complesse , lunghe per definizione.
Solo che, dopo le elezioni, il PD sarà al potere e al governo , con Monti ministro e Draghi magari al Quirinale. E Repubblica che nel suo Fondatore ha già definito questa orrenda faccenda, questo delitto da 2 o 4 miliardi (o 14 come dice Grillo?) come «panna montata». Non so perché, ma sono convinto che l’indagine aperta appena adesso, con 5 anni di ritardo, dalla procura di Siena finirà smorendo, a poco a poco dimenticata, fino alla prescrizione o al non luogo a procedere. Ci sono già degli esempi (2). Senza interrogatori di pezzi grossi carcerati preventivamente, senza testimoni sollecitati a ricordare dalle manette, senza controllori istituzionali obbligati dalle Fiamme Gialle a fornire la documentazione d’accusa, come volete che vada a finire?
“Il procuratore e i sostituti procuratori non rilasceranno dichiarazioni in relazione alle indagini in corso”
In altre parole, per loro si tratta di far passare a’ nuttata.
Vedete... è per questo che chiamo Bersani comunista ; perché al potere , farà quello che hanno fatto i caporioni sovietici , della Germania est , della Cina , del Nord-Corea : silenzio assoluto sulle loro magagne , sparizione di testimonianze e magari di testimoni. Insabbiamento mediatico e giudiziario , entrambi volonterosi e spontanei.
Consociativismo sigillato senza pericolo di rivelazioni scomode, coperto di sopra e di sotto e dai lati ; com’è stato per Montepaschi per decenni quando c’era al potere il Cavaliere , figurarsi dopo.
Sappiamo tutto di Ruby Rubacuori.
Sappiamo tutto sulle amicizie del Celeste Formigoni e delle sue vacanze pagate dai faccendieri , una procura ci ha persino informato che forse è esistita la trattativa stato-mafia , anche se non è riuscita a darne una prova conclusiva ; non hanno avuto esitazioni ad intercettare al telefono un ex ministro con il capo dello stato: bel coraggio , ancorché incapace e senza risultati, e s’è visto che non  succede niente ai procuratori  , anche quando esagerano in direzioni proibite coi loro teoremi…Con Bersani (Montepaschi) al governo non sapremo più nulla di quel che è accaduto o peggio non sapremo nulla di quel che faranno in futuro , con le stesse persone sospette ai massimi vertici del governo e delle istituzioni. 
Se ci prenderanno dalle tasche altri 2 o 3 o 15 miliardi di euro (e lo faranno: «L’Europa ce lo chiede») e li porteranno all’estero per farsi una mazzetta in nero, non lo sapremo mai. 
Se verseranno gli introiti fiscali a banchieri loro complici ed oltretutto idioti e incapaci come s’è dimostrato Mussari , mica ce lo diranno. 
Se lo yacht da regata di D’Alema se l’è comprato coi soldi suoi o con le sue avventure bancarie , non riusciremo mai a stabilirlo.
Ci dimenticheremo di chiederlo , vedremo solo che attorno a noi la gente diventa più povera, i consumi calano ancora , i disoccupati crescono , i malati di SLA non hanno più gli assegni pubblici , la pensione si allontana per i settantenni ; ma ci diranno che dipende dai taxisti , che non si sono liberalizzati ; dagli evasori , a cui però l’amato nostro governo sta’ dando una caccia senza quartiere ; e dal fatto che continuiamo ad usare il contante invece di aprire un conto a Montepaschi e comprare i meravigliosi prodotti finanziari One-to-One... Saremo governati dalla Sinistra Morale. La Sinistra Santificata , anzi, la Sinistra Santificante , che trasforma qualunque delinquente comune in Venerato Maestro , con il suo tocco magico.
E allora almeno, scarcerate Fabrizio Corona."

martedì 29 gennaio 2013

I PASSI INDIETRO DI COSENTINO E DELL'UTRI


Armido Chiattone detto Mido

Tutti i leader della famosa "combriccola di Montecitorio"si incalzano l'uno con l'altro per difendere la propria immagine ; una serie innumerevole di veleni viene scaricata nel mucchio da quelli che fino a ieri si accalcavano in sala d'aspetto con un numerino in mano per proteggere la propria posizione di partecipante al casting per rappresentare l'Italia .
Una marea di personaggi indignati nei confronti di coloro di cui vorrebbero prendere il posto .
Una indignazione giustificata se fosse riferita al maltolto di questi malandrini buoni per tutte le salse , ma non é cosí ; l'indignazione esternata dai "papabili" é relativa al fatto di non aver partecipato al banchetto , visto che sotto sotto ognuno di loro avrebbe voluto essere in Parlamento quando ancora c'era la possibilitá di rubare a piene mani .
Oggi la situazione é cambiata , l'opinione pubblica tallona i colpevoli dei vari misfatti , il "Penati di turno" avrebbe la vita molto piú dura se dovesse ricominciare a sbancare lo Stato .
Cosí io , che non appartengo alla schiera dei miracolati che andranno ad occupare uno scranno in Parlamento in quanto non candidato , provo a ribaltare la situazione .
Il PDL lascia a casa Dell'Utri e Cosentino...accusati di che cosa ? di concorso esterno ad associazione mafiosa o camorristica , accusa difficile da provare , legata al filo mosso dal burattinaio che decide come , quando e perché il pentito di turno debba riferire .
Le famose confessioni a comando , quelle per cui Tommaso Buscetta , Leonardo Vitale , Salvatore Contorno , Luigi Giuliano , Giovanni Brusca , Gaspare Mutolo , Gaspare Spatuzza , Vincenzo Calcara , Pasquale Barra divennero collaboratori di giustizia...ma la loro collaborazione fu vera gloria ? si chiederebbe lo scrittore , oppure fu il prezzo pagato per ottenere sconti di pena , per rientrare nell'alveo protettivo della legge sui pentiti promossa in primis da Cossiga nel 1980 , per depistare artificiosamente le indagini divenendo strumento nelle mani di qualche magistrato d'assalto che poi , guarda caso si presenta alle elezioni e diventa corpo ed anima del sistema ?
Tanto per rammentare il decorso , la legge Cossiga prevedeva la concessione di privilegi ai criminali di 1º piano che avessero informazioni tali da portare a soluzione i casi piú difficili relativi alla lotta contro il terrorismo .
Solo successivamente questa filosofia trovó riscontro nella condivisione di Giovanni Falcone ed Antonio Scopelliti che a loro volta la applicarono per reati assimilabili alla criminalitá organizzata .
La legge 13 febbraio 2001 nº 45 che riforma la legge 1991 , sancí la definitiva scelta dello Stato di utilizzare il pentitismo come fenomeno all'altezza di rivelare la complicata organizzazione del sistema mafioso .
É qui che scaturisce la mia perplessitá : perché lo Stato non si attivó in modo tale che fosse difficile far trapelare i suoi segreti ?
Che risvolti ebbero gli accordi Stato/Mafia in cui tra i protagonisti spiccano Conso ed il fu presidente Scalfaro ?
Perché , perché , perché...nell'arena politica ritroviamo nomi eccellenti della magistratura inquirente come Di Pietro , De Magistris , Ingroia e compagnia...tutti indistintamente schierati alla sinistra del PD ?
Tra l'altro mi sono posto un'ultima domanda a cui ho cercato di dare una risposta : se i pentiti avessero veramente espletato le loro funzioni Falcone e Borsellino sarebbero ancora vivi ? e ancora...se la legge sui pentiti avesse davvero avuto effetti dirompenti perché sono morti coloro che avrebbero dovuto risolvere l'enigma ? la risposta é nei fatti : le morti di Falcone , Borsellino e relativi uomini della scorta non furono un fatto esclusivamente pensato e realizzato dalla mafia...secondo la mia opinione fu qualcun'altro a decidere , qualcuno che muove le fila , qualcuno a cui fa comodo che in questo momento galantuomini come Dell'Utri e Cosentino stiano fuori dai giochi...esattamente come accadde per Giulio Andreotti...Troviamo gli infiltrati di spicco e risolveremo il problema .