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mercoledì 23 gennaio 2013

IL FINANCIAL TIME BOCCIA MONTI...


Armido Chiattone detto Mido

Il Financial Times , in questi giorni , con un titolo a tutta pagina ha pubblicato sul "professor sonnifero"  un articolo a firma di Wolfgang Munchau, uno degli economisti che fanno parte del suo staff : "Why Monti is not the right man to lead Italy (Perché Monti non è l'uomo giusto per guidare l'Italia)". 
Munchau nell'articolo aggiunge : "La crisi economica in Italia sta crescendo. Ogni giorno vi sono notizie di peggioramento del credito, dell'aumento della disoccupazione, dei consumi, della produzione e della fiducia nella ripresa del business ... Monti non si è opposto a Angela Merkel.
Non Le  ha detto   che l'impegno dell'Italia avrebbe dovuto dipendere da una vera unione bancaria con capacità decisionali e depositi sufficienti ; che avrebbe dovuto accettare l'emissione di eurobond  e una politica di espansione economica da parte di Berlino ... Monti ha promesso riforme ed invece  ha soltanto aumentato il peso delle  tasse.
Il suo governo ha tentato di introdurre modeste riforme strutturali ... La sua narrazione (fantasiosa , ndr) è che lui ha salvato l'Italia dall'orlo dell'abisso, o piuttosto da Silvio Berlusconi . 
La caduta dello spread ha alimentato la sua narrazione , ma molti italiani sanno che il salvataggio lo devono a un altro Mario - A Draghi, presidente della BCE... Per Monti, la mia miglior previsione è che la Storia gli darà un ruolo simile a quello di Heinrich Bruning (*), il cancelliere tedesco dal 1930 al 1932.
Anche Bruning era convinto allora al pari dell'establishment di oggi , che non vi fosse alternativa all'austerità". 

Il giorno successivo Monti , piuttosto indispettito , ha deciso di replicare al FT con una lettera .
É doveroso leggere alcuni passaggi di questa lettera , dei veri e propri gioielli di saggezza e di modestia (prerogativa assai presente nel carattere del personaggio) , a cominciare dal titolo : "Italy has led reform in Europe as well as at home ("L'Italia ha guidato le riforme in Europa oltre che a casa)"
1. L'Italia era vicina a essere espulsa dai mercati finanziari. Ridurre i bisogni finanziari era imperativo (durante il Governo Monti il debito pubblico italiano è aumentato di 100 miliardi e i nostri titoli pubblici sono stati acquistati in prevalenza dalle nostre banche grazie al prestito ponte della BCE di gennaio/febbraio 2012 di 1.100 miliardi di euro al sistema bancario europeo, ndr) e poteva essere fatto solo aumentando le tasse (menzogna , si potevano tagliare le spese , soprattutto quelle strutturali che rappresentavano un moltiplicatore del debito   e non intervenire sull'aumento delle tasse e della pressione fiscale , che hanno dato luogo alla recessione , ndr)
2. Quello che ha fatto questo governo diminuendo i prezzi (l'inflazione è salita al 3% nel 2012, ndr) e creando più lavoro nel settore dei servizi è senza precedenti (per Bankitalia nel 2013 il tasso di disoccupazione aumenterà , arrivando a toccare il 12% nel 2014 e per l' ISTAT la disoccupazione giovanile supera il 37%, ndr) per un periodo così breve e senza una reale maggioranza in Parlamento (sostenuto solo da Pdl, Pd e Udc, ndr).
Quindi che dire : ad un pinocchio cosí non ci resta che misurargli il naso ogni giorno!
(*) Durante un periodo di recessione tedesca , Bruning devastó la giá debole economia della Germania con decreti presidenziali in via d'urgenza, attuando una politica di tagli di bilancio e di deflazione per alleviare il peso del debito estero connesso al pagamento delle riparazioni di guerra decise a Versailles. La sua politica diede sfogo ad una insostenibile realtá disoccupazionale , che rese endemico  il disagio sociale soprattutto nei riguardi  dei ceti medi , causando il cammino popolare verso l’estremismo nazionalsocialista  di Adolf Hitler .

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