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mercoledì 23 gennaio 2013

SINDACALISTA ? MA MI FACCIA IL PIACERE...


Armido Chiattone detto Mido

Il popolo italiano , a qualunque area politica appartenga , dovrebbe fare un esame attento della realtá in cui vive e non limitarsi a credere a tutto ció che gli viene detto o promesso .
L'esempio piú clamoroso é il sindacato , una specie di clan dei marsigliesi che nel primo dopoguerra ebbe un ruolo abbastanza secondario , assolutamente risibile , rispetto agli anni sessanta/settanta .
Ne parlo perché faccio parte di quell'epoca , allora ero studente universitario presso l'Universitá di Torino (Palazzo Nuovo) per coloro che hanno vissuto insieme a me quella esperienza .

In quegli anni la lotta studentesca diede origine alla contestazione , il marxismo stile PCI fu baipassato dal maoismo e i governi che si successero erano quasi tutti a direzione democristiana .
Per ragioni di giustizia storica va detto che mentre la DC cercava di governare il Paese , le fabbriche erano governate dall'opposizione , sorretta appunto dal sindacato , la cosiddetta triplice :"CGIL , CISL , UIL" .
Li ho paragonati ai marsigliesi perché se si fosse fatta una disamina approfondita del sindacato , giá allora sarebbero emerse le contraddizioni piú eloquenti .
Intanto "lo sciopero" , arma micidiale , ancora peggiore del napal , perché elemento ben piú distruttivo di natura ricattatoria fu lo strumento che produsse le peggiori crisi del sistema .
Lo sciopero in quei tempi veniva proclamato con estrema facilitá , per qualunque ragione e per qualunque evento...si scioperava non soltanto a causa delle rivendicazioni delle masse lavoratrici , ma anche per ragioni di avversitá nei confronti di chi governava ; tutto era lecito , senza alcun limite .
Infatti quando si trattava di contestare la Democrazia Cristiana , con una scusa o con l'altra , i cosiddetti "lavoratori" incrociavano le braccia e non c'era verso di farli ragionare perché mirabilmente gestiti dalla macchina affettatrice del sindacato in cui la CGIL solitamente la faceva da padrone .
Giá la CGIL , la longa manus del PCI nel mondo del lavoro , il braccio della politica di sinistra che finí con l'esasperare talmente gli animi da far crescere il terrorismo estremo , quel terrorismo che ci portó agli anni di piombo e condannó a morte l'on. Moro .
Roba passata secondo i nuovi virgulti della democrazia di sinistra che oggi disconoscono la assoluta responsabilitá dei loro avi legati all'imperialismo stalinista sovietico ed alla cortina di ferro .
Se li sentite parlare oggi i vari Bersani , Vendola ecc...paiono essere usciti da un oratorio salesiano , non hanno nulla in comune con i loro padri fondatori o con Palmiro Togliatti che fece il ministro della giustizia durante il governo guidato da De Gasperi ; parlano di valori morali , di democrazia , di progressismo , di riformismo...ma allora tutti quelli che ne parlavano giá all'epoca dei deportati in Siberia , che cos'erano ? degli avanguardisti del sistema , dei veggenti , dei profeti incompresi ? no , no , no...secondo costoro erano fascisti!!!.
Tornando al sindacato : mi viene la nausea ogni volta che sento uscire dalla boccuccia di rosa della Camusso parole di conforto , di difesa e di stima per i lavoratori disoccupati , per gli esodati , per le donne o i giovani , per i pensionati che mangiano soltanto una volta al giorno per poter pagare la pigione .
Sí...mi viene la nausea ; dov'era questo virgulto di passione sociale quando Monti e la Fornero decidevano chi doveva mangiare e chi no ? dov'erano le altre due perle di saggezza Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti ?
Chi rappresentano ancora questi signori , se non l'immaginario della gente ? un tempo si pensava che fosse cicciolina a solleticare l'immaginario e non certo la Camusso...sono cambiati i tempi...ma se sono cambiati i tempi , com'é possibile che il sindacato resti la migliore palestra per poter fare politica ?
Datemi retta...pensateci bene , la storia si ripete : chi ha giá messo in ginocchio il Paese potrebbe riprovarci...a buon intenditor poche parole .


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