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martedì 26 marzo 2013

COSA SIGNIFICA TIFARE PER IL CAMBIAMENTO


Armido Chiattone detto Mido

Il titolo di questo post é indicativo : "cosa significa tifare per il cambiamento"...é da questo punto che bisogna sviluppare un ragionamento plausibile , perché altrimenti sarebbe stato troppo facile , anche in passato , portare a compimento l'obiettivo...invece non é successo , perché ?
Vi ricordate quando all'epoca di Benigno Zaccagnini , segretario della DC , si costituí un'area , chiamata appunto area Zaccagnini , con l'intento di mandare a casa i vecchi notabili del partito ?

Allora avevo diversi lustri di meno ed ero un accanito sostenitore del cosiddetto "RINNOVAMENTO" . Ero appena uscito dal M.G.D.C.(movimento giovanile D.C.) e giovine di belle speranze , mi accingevo alla grande battaglia che avrebbe dovuto sostituire o quasi una intera generazione politica .
Vi rammento che allora non c'era"il porcellum" la legge elettorale attuale , era in vigore una legge elettorale basata sul sistema proporzionale con preferenze .
Cos'é che non funzionava in quella benedetta legge tanto da essere poi modificata ?
Per cominciare la prima battaglia fu quella relativa al sistema : era meglio una legge proporzionale che successivamente , in base alle percentuali di voto , stabilisse chi aveva ottenuto il maggiore successo elettorale ed in base a quello avviare le trattative per la formazione di un nuovo governo , oppure era meglio aggregare le forze a priori , puntando su di un sistema cosiddetto maggioritario ?
Nel caso del "proporzionale" l'elettore non sapeva in anticipo quali erano le maggioranze che si sarebbero costituite , conosceva la formula della maggioranza soltanto dopo che si erano svolte le elezioni...diciamo che si operava al buio , magari con accenni di accordo anteriori alla celebrazione elettorale , ma con orizzonti aperti a qualunque panorama politico , in quanto l'indicazione proveniva dal risultato delle urne ed il quadro politico non era definito prima con le aggregazioni .
C'era un'altra variante : ciscuno concorreva praticamente per sé , portando avanti le proprie idee ed i voti che racimolava andavano a costruire la percentuale di successo della forza politica in cui militava .
Questo determinó nella D.C. la nascita delle correnti di pensiero , che confrontandosi all'interno facevano prevalere una linea piuttosto che un'altra...
nel caso del "maggioritario" , le forze politiche presenti manifestano la loro idea guida in anticipo , formulando ciascuna la propria confluenza in un bacino diciamo cosí comune , che raccoglie cioé le tendenze...non essendoci preferenze , ciascun partito si sceglie le persone che ritiene siano le migliori per occupare un seggio in Parlamento , quindi si dá una maggiore forza ai partiti ed alle forze in campo , privando l'elettore di una scelta...é pur vero che l'elettore per la maggior parte dei casi si limita a considerare il personaggio di questo o di quel partito che opera nel proprio territorio e quindi anche se non vota la preferenza puó comunque giudicare nel merito della scelta effettuata dai vertici .
In ogni caso si é visto che entrambe le leggi elettorali sono una schifezza unica , perché impediscono la realizzazione del cosiddetto "cambiamento" , in piú si aggiunge il fatto che nel sistema a preferenza , soltanto chi si puó permettere una grande disponibilitá economica puó effettivamente concorrere , mentre non é cosí per le persone meno abbienti...in questo quadro rientrano anche le tanto propagandate "primarie" che in effetti favoriscono quelli che giá sono militanti di prima linea , a meno che qualche potente di turno non preveda di inserire qualche volto nuovo , solitamente peró anch'esso giá noto alle cronache (sportivo , giornalista , scrittore di fama , RACCOMANDATO)...in modo di traghettarlo a forza nell'agone politico e farlo risultare .
La gente peró si é stufata di questi giochetti che sembrano soltanto apparentemente strumenti di democrazia popolare...alla gente non interessa piú sapere se chi la governa sia o non sia chiacchierato , sciupafemmine o gay...alla gente comune , quella che lavora dal mattino alla sera interessa che chi si prende la responsabilitá di governare lo faccia con passione , con volontá e cercando di portare a soluzione i problemi , visto che guarda caso sono sempre gli stessi...crescita , lavoro , maggiore credito e defiscalizzazione per le imprese , minore pressione fiscale per i cittadini , misure che favoriscano la circolazione del denaro , pensioni dignitose per gli anziani , sopravvivenza per disoccupati ed esodati (stato sociale)etc...etc...
Per fare queste cose non é necessario avere un Parlamento suddiviso in due camere popolate da quasi 950 tra deputati e senatori...é sufficiente una camera sola con un massimo di 100 parlamentari suddivisi per le verie regioni...per snellire la burocrazia inoltre occorre fondare una costituente e riscrivere la Costituzione , oltre ad abolire enti inutili , province , consulenze varie , privilegi e caste...anche la magistratura dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e capire che non si puó gestire la giustizia in quel modo utilizzando spesso metodi e misure differenti a seconda dei casi...per cambiare veramente , cari amici , bisogna cercare dentro di noi , da qualunque parte provenga il nostro impegno...bisogna smetterla di pensare che soltanto gli altri siano colpevoli , bisogna farla finita con i falsi invalidi , con chi  fa il furbo , con chi pensa che spaccando tutto si risolva qualcosa...
Io credo che il cambiamento non sia patrimonio di un movimento , ma patrimonio della comunitá , cosí come non é detto che le scelte degli uni siano migliori delle scelte degli altri...ecco perché bisogna farla finita con il dissapore generalizzato , le vendette e quant'altro...sedetevi intorno ad un tavolo , tutti insieme e fate finalmente gli interessi del popolo !!!
Questo significherebbe veramente TIFARE PER IL CAMBIAMENTO .

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