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martedì 3 settembre 2013

REAZIONE A CATENA...E IL DISASTRO CONTINUA

Armido Chiattone detto Mido
So che non serve a nulla scrivere post sperando che qualcuno li legga ; probabilmente questo post come tanti altri finirá nel dimenticatoio , ma io continuo imperterrito a sfogare tutta la mia rabbia contro la completa insipienza di tanti politici analfabeti ed altrettanti economisti scaturiti dal nulla e che "nulla" sanno di economia .
Il sogno del popolo italiano (e non solo) é quello di svegliarsi una mattina e scoprire che tutto é ritornato nella normalitá , cioé che l'economia ha ricominciato , per usare un verbo caro ai professionisti del settore , a tirare .
Purtroppo non é cosí , il sogno rimane utopia e la realtá ci colloca ad un livello di entitá bassissima caratterizzato dal segno meno .
La reazione a catena di cui desidero parlare é questa : alta pressione fiscale , IVA al 21% o peggio al 22% sono la causa primaria della distruzione di ogni presupposto per risollevare l'economia di un Paese .
Quando un governo ricorre a questi sistemi é un governo perdente , che non dá certezze né futuro a nessuno .
Ma cominciamo dall'inizio ; l'esempio é quello di una famiglia italiana tipo , composta da padre , madre e due figli con un reddito di circa 1500 euro al mese .
La famiglia ha deciso in tempi non sospetti di comperare casa , contraendo un mutuo di 120.000 euro che costano in termini di prestazione circa 700 euro al mese , considerando un tasso bancario ricorrente medio/accessibile .
Con gli altri 800 euro restanti la famiglia deve sopravvivere , ottemperare alle spese primarie per mangiare , bere , pagare luce , acqua , gas , libri scolastici , abbigliamento , pacchetto TV-telefono-internet e quant'altro , sperando di non avere problemi di salute , sennó le cose si complicano .
Ció nonostante questa famiglia ce la fa , sebbene non risparmi nulla per costruire il proprio tesoretto da cui attingere per le eventuali spese inattese o extra .
Ho fatto questo esempio perché lo Stato si dovrebbe comportare esattamente con la stessa oculatezza , invece di sperperare il denaro che raccoglie attraverso il gettito fiscale, facendo sputare sangue ai cittadini senza risolvere nulla .
A fronte di una spesa annua di oltre 800 miliardi di euro , lo Stato esercita sui cittadini una pressione sempre maggiore , scatenando appunto una reazione a catena che si configura cosí :
-Inevitabile lievitazione dei prezzi a causa dell'aumento spropositato dei carburanti che incidono sul trasporto delle merci (da produttore a consumatore) ; la questione si complica qualora il passaggio delle merci avvenga a piú riprese , dal produttore al grossista , dal grossista al distributore , dal distributore al piccolo commerciante o al supermercato , dal piccolo commerciante o dal supermercato al consumatore . Quando avviene questo scalare il prezzo sale fino al 1000 per cento , con riflessi evidenti sugli scambi di tipo commerciale .
-A loro volta le imprese che producono devono da un lato tenere conto delle rivalitá di mercato con altri produttori(soprattutto quelli dei Paesi cosiddetti emergenti) e dall'altro dei costi di produzione riassumibili in costo del lavoro , comprese le contribuzioni di legge e costi energetici (a loro volta in ascesa verticale) ; in pratica una impresa per poter far fronte alla concorrenza dei mercati é costretta a produrre sotto costo con due risultati : se l'impresa non evade e paga tutto ció che lo Stato pretende é destinata brevemente al fallimento ; se invece riesce a svicolare se la cava fintanto che non arriva la Guardia di Finanza a darle il colpo di grazia8quindi non c'é verso di evitare gli usurai di Stato) .
-Le societá di costruzione , che un tempo fungevano da motori dell'economia , attualmente , a causa della crisi dilagante , hanno alzato bandiera bianca e si sono arrese all'evidenza dei fatti , creando come in tanti altri settori disoccupazione e miseria .
-Grazie all'IMU ed agli altri balzelli , la miseria di cui sopra si é estesa anche alle famiglie che hanno sempre rappresentato la spina dorsale dell'economia insieme alle piccole imprese artigianali .
C'é da sottolineare che l'abrogazione dell'IMU é soltanto apparente e di certo verrá riversata su altri settori...cioé una semplice partita di giro .
-So che si solleveranno gli scudi sull'affermazione che sto per fare , ma la faccio lo stesso : invece di preoccuparsi della situazione fallimentare del sistema che cosa fanno i partiti e le forze politiche ? si occupano di legge elettorale , del caso Berlusconi , di ristrutturare il Colosseo ed altri monumenti con l'aiuto dei privati...tutto bene , ma penso che ci voglia ben altro per rimettere in piedi la baracca .
La reazione a catena é quindi la forma piú evidente dell'escalation della crisi che si riversa inevitabilmente sul popolo .
Allora mi chiedo : a che servono 900 e passa tra deputati e senatori , contornati da migliaia di consulenti e di tecnici superpagati , da avvocati , magistrati che svolgono attivitá fuori dal loro ambito professionale ecc...ecc...se la situazione delicata a cui siamo giunti é questa ? Inoltre mi chiedo , a che serve l'Europa degli Stati se invece di essere una valvola di sfogo e di sussidiarietá é invece il triste epilogo della storia di ciascun Paese...la consacrazione della sconfitta , un costo inutile in piú che si aggiunge ai nostri giá impoveriti destini ?
Ormai vicini al disastro finale non ci resta che dire : abbiamo perso la guerra...poveri noi!!!!
 

 

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