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sabato 17 agosto 2013

IL MIO AMICO DANILO ED IO...

il viale del tramonto
Il mio amico Danilo ed io compiamo insieme 147 anni e mezzo ; naturalmente non svelo né la sua , né la mia etá perché tanto quando si é sul viale del tramonto non vale neppure piú la pena di stare a fare i farmacisti...meglio sommare gli anni al fine di  provare la stessa sensazione senile di Matusalemme che "dicunt" visse fino a 117 anni .
Settimo discendente diretto di Adamo secondo la linea di Set ( la cosiddetta "Grande Genealogia dei Setiti" di Gen. 5) , Matusalemme era figlio di Enoch , mise al mondo Lamech suo erede diretto e da quest'ultimo nacque Noé , quindi Matusalemme era il nonno di Noé .
Tutte queste curiositá per dire che in fondo il "matusa" non é altro che una persona d'etá che comunque si compiace di essere arrivato fino lí , di aver raggiunto l'obiettivo di sopravvivere ai tempi , pronto a rinascere se gliene dessero facoltá .
Peccato che non sia vero che Matusalemme visse tutti qugli interminabili anni , c'é chi sostiene che morí alla acerba etá di 70 anni...chissá chi ha ragione , tanto sia a Danilo che a me non ce ne frega nulla di sapere se e quando visse Matusalemme .
Danilo ed io peró non poniamo confini alla nostra perdurante voglia di vivere , anzi lui per primo continua a ripetere che quando compirá 100 anni festeggerá l'inizio di una nuova vita ...la cosiddetta terza vita , quella che ti dá l'opportunitá di mandare affanculo tutti quelli che vuoi , potenti oppure soltanto antipatici .
Vedete , quando si raggiungono certi capolinea non ha piú importanza nulla , neppure il denaro...non si ha piú voglia di soffrire , di castigare i propri impulsi , di dare importanza al confronto .
Anche l'esistenza acquisisce un altro aspetto , viene vista da una angolazione inaccessibile per i giovani e appena visibile per coloro che usano il senno di poi .
Un filosofo disse che del senno di poi sono piene le fosse e noi , Danilo ed io , condividiamo entrambi questo concetto breve , ma intenso come l'acqua fresca della sorgente che bevuta in alta montagna pare avere un sapore diverso .
Ci si rende conto che tutto ruota intorno agli sporchi e maledetti interessi soggettivi di ciascuno , sicché non vale la pena neppure prendere una posizione , perché tanto non serve a nulla : é come dire ad un sacerdote che Dio non esiste , é come tentare di avere la botte piena e la moglie ubriaca...la vera filosofia nasce da dentro e contrariamente a quanto si pensa non si estrinseca al di fuori di noi stessi per diventare buon senso , logica , equilibrio...rimane dentro e soffoca perché l'uomo é fatto cosí , esprime sempre il contrario di ció che pensa veramente ; come i comunisti che hanno sempre abbracciato il concetto della abolizione della proprietá privata soltanto quando si trattava della proprietá degli altri...il motivo dominante dunque é : se non hai nulla da perdere perché devi difendere gli interessi di chi possiede qualcosa ? Se al contrario hai qualcosa da perdere perché devi difendere gli interessi di chi non possiede nulla ?
"Datemi una leva e vi solleveró il mondo" proclamava Archimede , credendo nella onnipotenza dell'umanitá aiutata dalla fisica , ma commise un errore...non si solleva il mondo con una leva , bensí con il pensiero che é la vera leva di cui si serve l'uomo per imporre il proprio dominio...peccato che tra qualche centinaio di anni la terra sará una landa deserta e polverosa , con tante cattedrali nel deserto cullate dal silenzio della inesistenza umana...cosí dissero coloro le cui previsini tragiche consegnavano la fine del mondo alla storia , quella che nessuno avrebbe mai piú scritto e tramandato ai posteri...
La storia di un mondo che in fondo non é mai esistito se non nella nostra pura immaginazione . 
 

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